Mastella guarito dal Covid:
«Fuori dalla prigionia»

Mastella guarito dal Covid: «Fuori dalla prigionia»
di Luella De Ciampis
Domenica 1 Maggio 2022, 16:00 - Ultimo agg. 2 Maggio, 07:13
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«Finalmente, dopo quasi 10 giorni sono uscito dalla prigionia del Covid perché sono negativo. A chi è contagiato, davvero tanti, auguro pazienza e cura di sé. Mi sento un po' stanco ma mi riprenderò». Con un post sulla sua pagina facebook, il sindaco Clemente Mastella annuncia il superamento della malattia, almeno l'esserne uscito ufficialmente perché «il Covid - come lo stesso sindaco conviene non è una passeggiata di salute e sarebbe opportuno evitare di contagiarsi, continuando a mantenere in essere tutte le precauzioni per evitarlo». Per molti, la malattia evolve in modo paucisintomatico ma, per altri, i sintomi sono severi, la febbre costante e il post Covid lascia senza energie per un lungo periodo di tempo. Non è neppure sempre scontato che, per chi è vaccinato la malattia si evidenzi in maniera benigna. Per questo, è importante continuare a mantenere sempre molto alto il livello di attenzione ed evitare che il virus continui a circolare. Lo sta facendo, privilegiando sempre i nuclei familiari nei quali viene veicolato dai bambini in età prescolare e scolare che lo trasmettono a genitori e nonni. È quanto è accaduto nel periodo delle feste pasquali in cui, le famiglie, senza più restrizioni di sorta, si sono ritrovate e hanno favorito una maggiore circolazione del virus. Con molta probabilità, ci stiamo avviando verso la pausa estiva che il virus è solito concedere e concedersi ma c'è il timore generalizzato che, con l'arrivo dell'autunno, ci potrebbe essere una nuova ondata che esporrà la popolazione a nuovi rischi e il sistema sanitario nazionale a misurarsi con altre prove estenuanti e di difficile approccio. Sicuramente, in questi due anni, l'esperienza è riuscita a creare i presupposti affinché si riesca a fronteggiare la pandemia con minori difficoltà rispetto alle prime ore, ma non c'è un potenziamento tale dei reparti e un reclutamento di personale così ingente da rendere possibile una soluzione più consona di eventuali difficoltà. 

Inoltre, in Campania, attualmente, ci sono tra i 60mila e gli 80mila positivi, in contrapposizione ai meno di 30mila dello stesso periodo dell'anno scorso.

Non sono dati confortanti perché testimoniano un incremento esponenziale dei casi rispetto al 2021, nonostante l'elevatissimo tasso di vaccinati presenti sul territorio. È chiaro che i vaccini abbiano ricoperto un ruolo di vitale importanza nel mitigare gli effetti della malattia, altrimenti devastanti, nel ridurre la pressione sugli ospedali e nell'abbassare il tasso di mortalità. In ambito provinciale, la situazione rispecchia il trend regionale e non è tale da indurre a facili entusiasmi su una rapida soluzione della questione perché il numero dei contagi continua a essere molto elevato e quello dei decessi non accenna a diminuire.

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Sono, infatti, 366 i positivi emersi dal bollettino quotidiano della protezione civile. Negli ultimi tre giorni, il numero dei casi è più o meno stabile e si mantiene al di sotto delle 400 unità. Non è, invece, di conforto la situazione al Rummo dove si registrano un nuovo ingresso in area Covid, una dimissione e due decessi, per un totale di 39 pazienti in degenza, contro i 70 registrati nello stesso periodo dell'anno scorso. Si abbassa ancora l'età media dei decessi perché a perdere la battaglia contro il virus sono stati un 67enne di Airola e un 60enne di Castelpagano. Contestualmente, risale il numero dei neonati ricoverati in terapia intensiva neonatale Covid, a conferma del fatto che ci sono ancora molte donne che risultano positive al momento del parto. 

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