Montesarchio, ex discarica Tre Ponti:
«Percolato non raccolto»

Montesarchio, ex discarica Tre Ponti: «Percolato non raccolto»
di Maria Tangredi
Lunedì 6 Dicembre 2021, 08:16 - Ultimo agg. 19:55
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Rischio per la salute e per l'ambiente: è quanto ancora una volta denunciano i consiglieri comunali e gli attivisti del Movimento 5 Stelle sullo stato di degrado dell'ex discarica di Tre Ponti. Una situazione «che peggiora sempre più» per Orazio Gerardo capogruppo consiliare di minoranza a Montesarchio, che si esprime così anche sulla scorta dell'ultimo sopralluogo effettuato nel sito di Tufara Valle.

«Abbiamo effettuato diversi sopralluoghi - precisa Gerardo - l'ultimo in ordine di tempo sabato 4 dicembre e ciò che abbiamo ancora una volta riscontrato ha dell'inverosimile.

Il percolato continua a fuoriuscire e scorrere verso i fiumi infiltrandosi poi nelle falde acquifere. Nulla di nuovo se non una situazione peggiorata che si ripercuote sull'ambiente circostante, con sempre maggiori rischi per la salute di tutti noi cittadini».

I pentastellati dunque continuano a denunciare e a chiedere i motivi della mancata raccolta del liquido che fuoriesce dalla discarica; più in generale, si domandano «perché non si interviene anche sullo stato di degrado del sito».
È il caso di precisare che raccolta del percolato e interventi sull'ex sversatoio dipendono dalla Provincia e non dal Comune a cui competevano solo interventi di caratterizzazione e analisi del rischio discarica. Interventi avviati anche in seguito a uno specifico finanziamento regionale di 50 mila euro. In precedenza per gli stessi interventi di caratterizzazione dei rifiuti l'amministrazione Damiano aveva ottenuto un altro finanziamento di 15mila euro per le indagini preliminari. Ma la discarica per i pentastellati «deve essere monitorata di continuo soprattutto per il rischio percolato».

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Sul degrado dell'ex sversatoio regionale di Tre Ponti e sui conseguenti rischi, gli attivisti del movimento presentarono nel 2015 anche un esposto-denuncia alla Procura evidenziando «il progressivo abbandono e degrado dell'area con potenziali rischi per l'ambiente e la salute». Il 13 dicembre si terrà la prima udienza (dopo il rinvio dello scorso aprile) dove dovrebbero essere ascoltati i pentastellati che firmarono la denuncia quali persone informate sui fatti. A firmare l'esposto in particolare furono Pasquale Maglione e Carlo Izzo allora semplici attivisti del Movimento e oggi rispettivamente deputato e consigliere comunale. Il M5S e i firmatari dell'esposto durante l'udienza potrebbero anche decidere di costituirsi parte civile. «La situazione di Tre Ponti - ripete Gerardo - peggiora sempre più. Sono trascorsi ben sei anni da quella denuncia, abbiamo sollecitato Comune e Provincia ma abbiamo sempre e solo ricevuto risposte vaghe e talvolta anche ironiche. I problemi restano».

Gerardo è candidato alle elezioni del prossimo 18 dicembre del parlamentino sannita, dove si augura di poter poi sollecitare direttamente gli interventi, evidenzia che il Movimento «continuerà a monitorare la situazione ma ci auguriamo anche che la magistratura faccia definitivamente chiarezza pure sulle responsanbilità di quella che era ed è ancora oggi la situazione». Il M5S cita anche lo stato di abbandono della struttura sportiva realizzata nella stessa area in seguito al ristoro concesso al Comune. «Una struttura - rimarca Gerardo - mai inaugurata, forse inutile in quel luogo, e ormai in preda del degrado e anche dei furti». 

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