Morta dopo operazione di by-pass
gastrico: indagati due medici

Morta dopo operazione di by-pass gastrico: indagati due medici
Martedì 28 Settembre 2021, 09:57 - Ultimo agg. 29 Settembre, 07:12
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Sono due i medici indagati per il decesso di Silvana De Masi, nativa di Sant'Agata de' Goti, morta l'8 febbraio scorso al Fucito di Mercato San Severino. La donna aveva subito un intervento chirurgico di bypass gastrico al Fatebenefratelli di Benevento il 21 settembre 2020. A quello ne erano poi seguiti altri cinque, in ragione di complicazione registrate successivamente. Secondo il sostituto procuratore Anna Chiara Fasano della Procura di Nocera Inferiore, che ha ora concluso le indagini, sarebbero due i medici «in cooperazione tra loro ad aver cagionato il decesso». Ieri è stato notificato l'atto per i due indagati, medici chirurghi. L'inchiesta originaria aveva coinvolto almeno venti medici, alcuni anche dell'ospedale della Valle dell'Irno, in provincia di Salerno. Per loro, però, c'è la richiesta di archiviazione. La donna fu dimessa due giorni dopo la prima operazione. Stando ad una consulenza legale chiesta dal pm, i due si sarebbero macchiati di «negligenza, imprudenza ed imperizia».

In primis, per presunti errori tecnici commessi durante l'intervento, non avendo messo in atto tutte le misure volte a prevenire l'insorgenza di complicanze «prevedibili» dell'intervento di chirurgia bariatica. In che modo: non avrebbero rinforzato la linea di sutura né usato una sonda di dimensioni maggiori per la calibrazione del tubulo gastrico del mini by-pass. La Procura accusa i due anche di aver dimesso «prematuramente» la paziente, che a distanza di un brevissimo periodo e fino alla data del decesso fu costretta a subire ulteriori quattro interventi chirurgici, nessuno dei quali risolutivo dello stato di salute che, infatti, degenerò sino al decesso.

Attraverso l'avvocato Gaetano Piccoli, la famiglia aveva a quel punto sporto denuncia per conoscere la verità su quanto accaduto alla donna, madre di tre figli. La decisione di rivolgersi all'ospedale Fucito di San Severino sarebbe stato consigliato alla famiglia, in ragione della specificità dei problemi dei quali soffriva la paziente.

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Li aveva trascorso quasi dieci giorni. Alla base dell'accusa per i due medici ci sono le conclusioni di una perizia composta da un collegio di consulenti nominato dalla Procura di Nocera Inferiore, a seguito della denuncia della famiglia, composto dai dottori Giuseppe Consalvo, Guido Sciaudone, Antonio Perna e Francesca Consalvo. Dal momento della notifica, i due indagati hanno venti giorni di tempo per chiedere di essere sentiti in Procura - la competenza territoriale resta Nocera Inferiore in ragione del luogo del decesso - o presentare memorie difensive riguardo le accuse mosse. Gli stessi indagati, così come la famiglia della donna, avevano nominato a loro volta dei propri consulenti per l'autopsia. Con l'inchiesta chiusa, ora, i due medici rischiano di finire sotto processo per omicidio colposo in concorso.
 

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