Movida a Benevento, altri spazi esterni
ai baretti ma c'è il nodo parcheggi

Movida a Benevento, altri spazi esterni ai baretti ma c'è il nodo parcheggi
di Paolo Bocchino
Sabato 6 Giugno 2020, 09:42
4 Minuti di Lettura

I baretti riaprono, spuntano già i primi tavoli all'aperto. Ma ora il nodo sono i parcheggi. Non c'è pace tra i vicoli del centro storico alle prese con una complicata fase due. Il rilancio del quartiere va oltre la valenza zonale trattandosi del quadrante più prestigioso, suggestivo e storicamente più importante della città. Elementi che innervano anche il fiorire di attività commerciali, anno dopo anno crescente tra le anguste viuzze beneventane. Un plotone che ha già superato le trenta unità e ha pagato un conto salatissimo al lockdown. Nella lunga attesa della ripartenza in molti hanno pensato di gettare la spugna. Le ultime notizie positive in termini di orari e concessione di spazi esterni ha riaperto i giochi e molte serrande si stanno rialzando. Lo hanno già fatto alla spicciolata nello scorso fine settimana alcuni pub e bistrot. All'appello mancano ancora i baretti che lentamente si uniranno alla schiera tra il weekend in corso e il prossimo.

LEGGI ANCHE Napoli, spacciatore di cocaina ​arrestato ai Tribunali

Riaprirà i battenti stasera anche l'atteso Opera di Piazza Vari, cuore pulsante della movida cittadina. Lo farà pure Lucio Damaso Massaro, benché si tratterà di una ripartenza a metà: «Riaprirò lo Shabby in piazza Verdi ma non lo SpekEasy nel vicolo - spiega il giovane imprenditore -. È una fase ancora molto delicata e non possiamo esporci più di tanto dopo aver dovuto fronteggiare la carenza di liquidità causata dalla inattività e i costi per gli adempimenti di legge. L'incertezza sugli orari ci ha tenuto fermi fino agli scorsi giorni ma, adesso, finalmente sembra che gli enti abbiano intrapreso una direzione chiara che ci consente di ripartire». E di ieri, a tal proposito, l'ordinanza del governatore regionale Vincenzo De Luca che ha spostato in avanti ulteriormente le lancette dei locali: apertura ammessa fino alle 2 con somministrazione di alcolici consentita al banco o ai tavoli. Per gli inguaribili dell'asporto il limite è fissato alle 22.
LE CONDIZIONI
Condizioni che rendono ancora più appetibile l'opzione dei tavoli outdoor, concessa dalle nuove norme nazionali e comunali in materia. L'apposita commissione municipale ha dato il via libera, ieri mattina, ad altre quattro autorizzazioni dopo le otto già rilasciate in settimana. Nulla osta che ha riguardato anche un'attività commerciale del centro storico, il fast food Mino's Diner di piazza Piano di Corte. Sedie e tavolini delimitati da fioriere e il classico nastro bianco - rosso sono ora elementi d'arredo della piazza a pochi centimetri dalle vetture in sosta. A farne le spese alcuni posti auto, in un'area che, del resto, si è trasformata nel tempo in un enorme parcheggio. Questione che era stata sollevata nei giorni scorsi dal comitato di quartiere, autore di una proposta di rivisitazione delle aree del centro depositata in Comune ancora in attesa di riscontri. Lo schema protocollato dal presidente Carlo Cennamo e dal portavoce Gennaro Del Piano, su investitura del direttivo, prevedeva la «delocalizzazione» di otto posti macchina di piazza Piano di Corte sul lato prospiciente il Conservatorio in piazza Vari. Una ipotesi che nelle intenzioni avrebbe dovuto permettere ai residenti di non perdere la possibilità di parcheggio e alle attività commerciali, sostenitrici del documento con 23 firme, di ampliare sedute e guadagni. Problematica che, in mancanza di definizione, si ripresenterà con maggior forza nei prossimi giorni se, come appare probabile, da Palazzo Mosti giungeranno i nulla osta ai tavoli esterni anche per i locali ubicati in punti nodali come piazzetta Verdi: «Ho presentato domanda al Comune, e come me altri colleghi - testimonia lo stesso Massaro -. Del resto con le disposizioni vigenti sul distanziamento fisico e il limite alla consumazione da asporto diventa inevitabile percorrere questa strada. Mi domando però come possano convivere sedie e tavoli con le numerose auto lasciate in sosta, peraltro in maniera irregolare secondo quanto ci risulta. Occorre trovare una soluzione che ci consenta di operare senza fare lo slalom tra le macchine».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA