Movida, a Benevento scatta il piano
anti-assembramenti: ipotesi chiusure

Movida, a Benevento scatta il piano anti-assembramenti: ipotesi chiusure
di Antonio Martone
Venerdì 14 Maggio 2021, 08:55
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La «nuova linea» di controlli anti-contagi deliberata dal Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica sarà attuata già da stasera. In campo agenti in divisa e in borghese concentrati nel centro storico. Una delle novità maggiori è quella della «momentanea chiusura in caso di eccessivo afflusso, nell'arco temporale 18-22, a cura della polizia municipale, delle aree del centro storico in modo da tutelare la salute della gente». Proprio su quest'ultima ipotesi non mancano le reazioni degli operatori commerciali. «Siamo sempre nel mirino - dice Rosario Fragnito, titolare del ristorante Taverna Paradiso - e nessuno ha capito che la situazione di tanti è complicata. Come si fa a bloccare l'afflusso dopo che ci hanno fatto stare chiusi per sette mesi e con ristori insufficienti. Pensate che in sette mesi ho percepito complessivamente mille euro. Non bisogna bloccare, ma contingentare. Il centro storico è stato sempre irto di difficoltà e se c'è movimento non è colpa dei locali. Da noi le persone vengono a passeggiare e non dimentichiamo che ci sono Conservatorio, museo, alberghi, b&b. Mi domando come fanno a venire da me i clienti che hanno prenotato una cena alle 20 o alle 21 e nel frattempo il centro storico è bloccato».


GLI OPERATORI
In sintonia Francesco Iannace del «Sabba»: «Già stiamo lavorando tra mille difficoltà e adattandoci alle varie prescrizioni con la diminuzione di clientela. Tutto questo battage allontana ancora di più i clienti e ricordo che già molti colleghi hanno chiuso definitivamente i locali». La tesi di Paolo Russo, titolare del «Pirata del Sannio», è quella della diversità di trattamenti: «Premesso che è sacrosanto far attuare le leggi e che in questa fase bisogna evitare contagi, mi chiedo, però, perché solo noi siamo sempre al centro dell'attenzione, mentre altrove nessuno si preoccupa degli assembramenti». Così l'esperto ristoratore Paolo Moscovio: «Se veniamo fuori puntualmente con provvedimenti e annunci la gente si intimorisce e la ripresa non avverrà mai anche se mi preme sottolineare che mi fa piacere che le forze dell'ordine controllino tutti gli operatori della ristorazione». Per Antonio Mucci del «Pennacolo», infine, «chi abita o opera nel centro storico deve mettere in preventivo difficoltà di parcheggio o movimento di persone, non capisco i motivi del risentimento dei residenti.

Io non ho il permesso per portare l'auto e spesso ho preso multe, ma mi adatto».


IL COMANDANTE
Il comandante della polizia municipale Fioravante Bosco ha spiegato i dettagli operativi. «Entreremo in azione - ha detto - dalle 18 alla mezzanotte con turni allungati di tre ore perché dobbiamo verificare se tutti i locali rispettano la chiusura alle 22 e le altre norme. I controlli saranno effettuati con discrezione. Abbiamo avuto disposizione di far scattare la sospensione dei locali che non rispettano orari e altre restrizioni come far consumare all'aperto, vendere solo in bicchieri monouso abolendo la circolazione del vetro. Massima comprensione, ma anche determinazione ad attuare provvedimenti. Appare evidente che per essere presenti ovunque non basterebbe nemmeno l'esercito, ma faremo di tutto per portare avanti la mission. Sull'ipotesi del blocco del centro storico ci auguriamo che l'annuncio serva da deterrente».


IL COMITATO
Luigi Marino, presidente del comitato di quartiere centro storico, ribadisce di essere contrario alle chiusure «perché riteniamo che un controllo adeguato possa essere una soluzione definitiva del problema. Chiudere un vicolo o una piazza rappresenta una sconfitta per la società civile e le istituzioni. Dobbiamo renderci conto che c'è il comparto della ristorazione che è esasperato da una chiusura durata quasi un anno ed è in difficoltà. Non bisogna creare astio o tensioni tra i cittadini. Il controllo in luoghi così ristretti deve essere una normalità, anche senza virus. Nessun residente vuole un vicolo vuoto. Non condivido questa querelle così come dico che i maggiori controlli decisi dal comitato con agenti che eleveranno contravvenzioni ben vengano. Auspico che le forze dell'ordine girino per l'intero centro storico evitando di sostare in un solo posto».


LA POLEMICA
«Con il gruppo de I Moderati ho suggerito tempo fa e a più riprese soluzioni concrete per gestire i problemi e le conseguenze che ha provocato la pandemia che stava e sta distruggendo economicamente e psicologicamente moltissimi cittadini e famiglie sannite. Sicuramente la bella stagione permette a tante attività di sfruttare gli spazi esterni per rimettere in moto ciò che è rimasto per tanto tempo in stand-by, ma l'unica cosa che Mastella sta continuando a fare in maniera reiterata è quella di continuare a firmare ordinanze scriteriate. L'augurio e la speranza per la ripartenza della città sono riposti nel governo, che possa da qui a breve adottare un criterio meno repressivo». Così Mimmo in una nota Franzese e il gruppo de «I Moderati» composto anche da Puzio e Russo.

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