Movida a Benevento, vicoli presidiati:
assembramenti a «ondate»

Movida a Benevento, vicoli presidiati: assembramenti a «ondate»
di Paolo Bocchino
Lunedì 22 Giugno 2020, 09:01 - Ultimo agg. 11:08
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E alla fine i controlli arrivarono. Il nuovo weekend di movida si chiude con un quadro differente dai precedenti anche se come sempre non mancano voci critiche. Decisamente più tangibili nell'ultimo fine settimana le attività di verifica condotte dal team interforze composto da polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale. Nel complesso più di venti unità, alcune in borghese, che non hanno stazionato solo nella abituale base di partenza nella zona alta di corso Garibaldi ma si sono soffermate a lungo nei vicoli con postazioni fisse e pattugliamenti a piedi. Immediato il colpo d'occhio rappresentato plasticamente fin da venerdì con la inedita presenza di due auto di servizio in piazza Vari e la creazione di presìdi stabili in snodi nevralgici come il quadrivio del Trescene. Nella tarda serata di venerdì è stata elevata anche una sanzione nei confronti di un locale del centro per violazione della ordinanza regionale sulla vendita di bevande alcoliche da asporto oltre l'orario consentito. Numerose anche le identificazioni di giovani nei luoghi a maggiore densità di presenze ma non sono state comminate sanzioni. I controlli hanno coinvolto il vasto dedalo di stradine che parte da via Cardinal di Rende e via capitano de Juliis. All'imbocco di via Mario La Vipera, altro punto cruciale del by night, la polizia municipale ha posizionato da questa settimana una transenna che ha interdetto il transito potendo così impiegare unità in altri varchi come quello di piazza Castello. Giro di vite particolarmente marcato dopo la mezzanotte di venerdì e intorno all'una di sabato quando la task force guidata dal vicequestore Flavio Tranquillo ha operato decise azioni per il distanziamento fisico dei tanti giovani assiepati. Le situazioni di maggiore assembramento si sono verificate nel tratto centrale di via Cardinal di Rende, nell'ultimo segmento di via La Vipera e in piazzetta Verdi. Gli uomini in divisa hanno ricordato ai moltissimi ragazzi tornati ad affollare i vicoli la necessità - obbligo di rispettare le norme anti contagio. Invito deciso ma toni dialoganti da parte delle forze dell'ordine anche nei confronti degli esercenti rimasti perlopiù indenni da sanzioni. Se si eccettua la «pena accessoria» rappresentata dalla perdita massiccia di clientela provocata dagli interventi dei tutori della legge, prontamente ripristinata dal ritorno di ingenti flussi giovanili non appena i controllori lasciavano l'area. Un andamento a fisarmonica che appariva come un compromesso non casuale tra l'annunciata intensificazione dei controlli, richiesta dai residenti anche attraverso istanze formali, e l'agibilità commerciale.

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Alchimia complessa che sembra tutto sommato riuscita: «Effettivamente si è notata una presenza maggiore delle forze dell'ordine - commenta Luigi Marino, legale autore dell'istanza inoltrata da residenti del centro storico - Ribadiamo che non puntiamo alla chiusura delle attività che operano nella zona ma rivendichiamo il rispetto delle legittime istanze di tutti. Gli abitanti non possono scomparire per fare strada ai titolari dei locali». Malumori tra i residenti anche per il transennamento di via La Vipera: «Vero è che l'ordinanza prevedeva l'accesso ai residenti - evidenzia Marino - ma di fatto si tratta di un diritto non esercitabile perché l'automobilista dovrebbe scendere dall'auto per spostare la transenna e poi ridiscendere per riposizionarla, intralciando il traffico di via dei Rettori, e ritrovandosi un muro di persone tra i vicoli. Il presidio dei vigili era sicuramente più opportuno». E dopo le vibranti proteste dei giorni scorsi, tra gli esercenti dei baretti si fa strada un rasserenamento: «I controlli ci sono stati ma non abbiamo percepito particolare avversione - riconosce Lucio Damaso Massaro - Abbiamo collaborato con le forze dell'ordine per convincere i ragazzi a non creare assembramenti. Spiace però assistere come sempre al tiro al bersaglio del giorno dopo via social da parte di alcuni residenti che non hanno mai accettato la nostra presenza né quella dei giovani». 
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