Neonato morto a 5 mesi, chiesta la controperizia

Il consulente della madre e degli zii è deceduto prima della relazione

Neonato morto a 5 mesi, chiesta la controperizia
di Enrico Marra
Sabato 17 Dicembre 2022, 12:23
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Le conclusioni della perizia sulle cause della morte, alla fine di gennaio, di Gabriel, neonato di cinque mesi, sono al centro di approfondimenti da parte della Procura ma anche del difensore della mamma e dei due zii del bimbo che coabitano nella stessa abitazione del capoluogo e che sin dal momento dell'autopsia sono stati raggiunti da avvisi di garanzia, come atto dovuto, con l'ipotesi di omicidio. Il sostituto procuratore Maria Gabriella Di Lauro, prima di inviare la sue conclusioni al Gip, che è poi chiamato ad adottare eventuali provvedimenti una volta che gli inquirenti, carabinieri e magistrato, hanno completato le indagini, sta procedendo a ulteriori valutazioni sulle conclusioni della perizia che ha sancito che la morte del bambino è stata provocata da una «emorragia cerebrale acuta provocata da una lesione da scuotimento». Inoltre il magistrato deve anche risolvere il dilemma su chi tra i tre adulti coabitanti con il neonato, la mamma e due zii (una sorella di lei e il marito), avrebbero provocato la lesione da scuotimento.

Il bimbo è morto al Santobono di Napoli, dopo i ricoveri nei due ospedali beneventani Fatebenefratelli e San Pio. «I miei assistiti hanno più volte ribadito, nel corso degli interrogatori resi ai carabinieri, e continuano a sostenerlo anche in queste ore - ricorda il loro difensore Gerardo Giorgione - che si è trattato di una ferita al capo provocata da un evento accidentale, un colpo inferto da una cuginetta con una spazzola». E tenendo fede a questa ricostruzione, il legale chiederà nelle prossime ore di poter nominare un perito di parte che può prendere in considerazione le conclusioni cui sono pervenuti gli esperti nominati dalla Procura, vale a dire Emilio D'Oro, Tommaso Tufo e Beatrice Leopardo. Al momento dell'autopsia sul corpicino del bambino fu designato per i familiari il medico legale Michele Selvaggio, che però dopo qualche mese è deceduto e pertanto non ha potuto relazionare sulle conclusioni a cui era pervenuto. Da qui la necessità, a parere del legale che difende i familiari del neonato, di un'ulteriore perizia a tutela degli indagati, tenuto conto delle divergenze che vi sono circa la ricostruzione dell'accaduto.
È probabile che nelle prossime ore possano di nuovo essere ascoltati dagli inquirenti sia la mamma, sia gli zii del neonato per porli in modo ufficiale di fronte alle risultanze delle perizie eseguite dai consulenti della Procura, che sono in contrasto rispetto alla ricostruzione da loro fatta nella immediatezza del decesso del bambino.

Un caso dunque complesso sebbene le risultanze dei tre periti abbiano fornito elementi utili per fare chiarezza fornendo una ricostruzione dell'accaduto che esclude che ci si possa trovare di fronte a una fatto accidentale.

Il padre del neonato all'epoca dei fatti, alla fine dello scorso gennaio, era detenuto e lo è tuttora nel carcere di contrada Capodimonte, e insieme alla nonna del piccolo ha dato mandato agli avvocati Vincenzo Sguera e Fabio Russo di seguire l'evoluzione del caso in vista di un'ipotetica costituzione di parte civile. Intanto, la sorellina, che ha quattro anni, come disposto dal Tribunale per i minori, è stata affidata a una casa famiglia, dove si trova tuttora e che periodicamente viene visitata dalla madre. Una decisione che sarà rispettata almeno fino al momento della completa ricostruzione di quanto accaduto. Il Tribunale per i minori di Napoli, a febbraio, sentiti i tutori nominati, dovrà decidere se accogliere una richieste avanzata dal difensore della mamma, che punta a porre fine al soggiorno presso la casa famiglia e decretare un affidamento della bambina a una zia.

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