La verità sul cedimento del cestello
affidata alla perizia di un esperto

La verità sul cedimento del cestello affidata alla perizia di un esperto
Martedì 12 Ottobre 2021, 09:46 - Ultimo agg. 10:51
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Dopo il tragico incidente sul lavoro in città, con il bilancio di un morto e di un ferito grave, occhi puntati sulle indagini che vengono svolte su più fronti. «Occorre un tempo minimo, per esaminare ogni cosa prima di adottare eventuali provvedimenti, riguardo questo incidente sul lavoro» dice il procuratore della Repubblica Aldo Policastro. «Sin dallo scorso marzo - dice - abbiamo siglato un protocollo con Asl, Inail, Ispettorato del lavoro in materia di infortuni sul lavoro per una sinergia operativa. Un protocollo che si propone di garantire la massima attenzione in ordine al settore degli infortuni sul lavoro. Inoltre si stabiliscono le priorità per formalizzare le modalità di conduzione delle indagini per assicurare una copertura omogenea su tutto il territorio di competenza della Procura sannita. Una scelta non casuale perché si aprono sul territorio cantieri di inusitata estensione per le opere connesse all'Alta Velocità Napoli-Bari e ad importanti assi viari. L'esperienza consolidata nel settore degli infortuni sul lavoro ha ormai consentito di comprendere che nessun soggetto istituzionale può da solo essere sufficiente a prevenire e reprimere fenomeni criminosi».

Le indagini vedono impegnati i carabinieri del Nucleo radiomobile e operativo della Compagnia di Benevento coordinati dal sostituto procuratore Giulio Barbato. L'attenzione del magistrato nelle prossime ore si concentrerà sul braccio in ferro sollevato da un mezzo meccanico e spezzatosi. Ora bisognerà verificare la storia relativa all'utilizzo di questa apparecchiatura dal momento che è entrata in funzione e anche i successivi passaggi di proprietà. Infatti, a quanto pare sarebbe stata acquistata dalla «Bdm» di Castelvenere, che stava eseguendo i lavori, da un'altra ditta, una ventina di giorni prima dell'apertura del cantiere nel condominio di viale degli Atlantici, dove è stata adoperata venerdì mattina quando il cestello con i due operai è precipitato al suolo da un'altezza di sette metri.

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Uno dei due operai, Alessio Onofrio. è morto in ospedale sabato mattina mentre l'altro operaio, un 36 di San Lorenzello, è ricoverato in prognosi riservata nella divisione di rianimazione dell'ospedale «San Pio». Il cestello e il mezzo utilizzato per il sollevamento sono sotto sequestro ed è scontato che sarà nominato dalla Procura un perito per verificare le cause del «cedimento strutturale» tenuto conto che, sempre secondo alcune dichiarazioni rese dal titolare della ditta che eseguiva i lavori nell'immediatezza dell'infortunio, quei macchinari erano stati sottoposti a collaudo. Un altro aspetto da esaminare è quello delle attrezzature infortunistiche, ovvero se erano effettivamente in dotazione ai due operai e se sono state adoperate e se c'era qualcuno preposto alla vigilanza. Aspetti, questi ultimi, anche al vaglio dei carabinieri in forza all'Ispettorato del lavoro, tra cui il luogotenente Giuseppe Di Vico. I familiari dell'operaio deceduto sono assistiti dall'avvocato Silvio Falato.

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