«Potenziare l'ospedale di Sant'Agata,
potrebbe essere una struttura Covid»

«Potenziare l'ospedale di Sant'Agata, potrebbe essere una struttura Covid»
di Vincenzo De Rosa
Venerdì 23 Ottobre 2020, 08:38 - Ultimo agg. 17:58
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«Depotenziare l'ospedale Sant'Alfonso Maria de' Liguori, con il trasferimento di 5 medici dirigenti al Rummo, in piena epidemia Covid, ci fa seriamente preoccupare sulle capacità di De Luca di gestire l'emergenza sanitaria in corso». Pasquale Maglione, deputato sannita del M5S esprime tutto il suo disappunto rispetto alla decisione dell'Azienda ospedaliera «San Pio» di trasferire i medici dell'ospedale di Sant'Agata de' Goti. «Ogni amministratore assennato in questa fase, sta cercando spiega in una nota - di operare una rigorosa organizzazione delle proprie strutture sanitarie, implementando laddove è possibile il personale, gli strumenti e i servizi, nello sforzo di renderle quanto più funzionali possibile. De Luca, invece, al di là di alcune scelte arbitrarie che producono solo un ritorno mediatico sulla sua persona, sta dimostrando di non avere le capacità di guidare la sanità campana. La campagna elettorale, durante la quale pure aveva promesso che avrebbe fatto grandi cose per il Sannio e l'ospedale di Sant'Agata, è archiviata. A questo punto ci aspettiamo che dia piena attuazione al decreto 41, ottenuto grazie all'intervento dell'ex ministro della Salute». Maglione dice di accogliere favorevolmente le sollecitazioni del sindaco di Sant'Agata Salvatore Riccio e delle altre parti politiche «che si uniscono nei fatti alle richieste che il M5S sta reiterando da mesi all'indirizzo del governatore. La Regione dovrebbe considerare di destinare il Sant'Alfonso a struttura per il Covid, alleggerendo così il carico del Rummo in termini di ricoveri e assistenza. De Luca abbandoni la retorica delle minacce e dimostri di saper affrontare questa crisi».

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Da più parti il trasferimento dei cinque medici del «Sant'Alfonso» viene visto come l'ennesimo depotenziamento del presidio di Sant'Agata.

In questo senso si era espresso il sindaco Riccio che con una nota al digì Mario Ferrante aveva chiesto di non avallare il provvedimento. Il coordinamento cittadino santagatese di Italia Viva aveva invece investito della vicenda De Luca mentre il capogruppo di opposizione Giannetta Fusco con una nota inviata ieri a sindaco e prefettura ha chiesto massima trasparenza presentando un'istanza per acquisire documenti e corrispondenza in possesso del Comune relativi al provvedimento della «San Pio» e alle iniziative intraprese dall'amministrazione. Dopo il sindaco di Bucciano Domenico Matera ieri sono intervenuti Clemente Di Cerbo e Alessandro Crisci, fasce tricolori di Dugenta e Durazzano.«Il Sant'Alfonso Maria de' Liguori va reso efficiente dice Di Cerbo e le promesse vanno mantenute. Dovrebbe essere una struttura in grado di dare risposte ai cittadini sia sul piano dell'emergenza che della degenza, ma il trasferimento di questi medici non induce a pensare che si voglia perseguire questi obiettivi. Andrebbe chiesto al sindaco del capoluogo di convocare un'assemblea dei sindaci per discutere assieme di questa questione. Il Rummo è e deve restare riferimento strategico per le comunità di tutta la provincia, ma l'emergenza Covid ci sta insegnando che lo smantellamento delle strutture sta comportando un disagio enorme per i cittadini, soprattutto per quelli che non possono raggiungere Benevento». «È chiaro che il Sant'Alfonso è un ospedale già insofferenza e che non funzione come dovrebbe: togliere altri medici è assurdo dice Crisci -. Invece di assumere e rendere efficiente una struttura nuova che potrebbe alleggerire il carico del Rummo, si fa il contrario».

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