Ospedale Sant'Alfonso Maria de' Liguori,
quattro sindaci convocati dalla Regione

Ospedale Sant'Alfonso Maria de' Liguori, quattro sindaci convocati dalla Regione
di Vincenzo De Rosa
Sabato 1 Ottobre 2022, 10:00
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L'audizione in commissione Sanità del consiglio regionale sulle problematiche relative al depotenziamento del «Sant'Alfonso Maria de' Liguori» si farà. Già nella prossima settimana. La data, comunicata in via informale ai sindaci di Dugenta Clemente Di Cerbo, Limatola Domenico Parisi, Frasso Telesino Pasquale Viscusi e Melizzano Rossano Insogna, verrà ufficializzata lunedì, al momento della calendarizzazione. Erano stati proprio i quattro sindaci a chiedere un'audizione al presidente della commissione Vincenzo Alaia dopo che una loro precedente richiesta, indirizzata al direttore generale dell'Azienda ospedaliera «San Pio» Maria Morgante, era stata rigettata dalla stessa dirigente, che però incontrò i sindaci di Benevento, Clemente Mastella, e di Sant'Agata de' Goti, Salvatore Riccio. «La nostra azione ha sortito gli effetti sperati commentano le quattro fasce tricolori annunciando l'incontro -. Grazie anche all'intervento del prefetto di Benevento, il presidente della Commissione Sanità regionale ha comunicato che intende convocarci la settimana prossima per ascoltare le nostre istanze e fornire risposte in merito all'ospedale Sant'Alfonso Maria de' Liguori». Proprio l'intervento del prefetto Carlo Torlontano è stato determinante per la convocazione dell'audizione. Era stato lui infatti a raccogliere l'appello di Di Cerbo, Parisi, Viscusi e Insogna e a sollecitare il presidente Alaia vista «la valenza sociale della problematica». «Lo ringraziamo dicono i sindaci con riferimento al prefetto - per l'immediato interessamento alla problematica e proseguiamo nell'azione intrapresa con l'obiettivo di dare alle nostre zone un ospedale dotato delle strutture e reparti necessari per sollevare i cittadini da incombenze enormi in caso di emergenza. Stiamo lavorando tutti in un'unica direzione per cercare di capire quale sarà il futuro dell'ospedale. È un tema che coinvolge un bacino di utenza molto vasto, ed è per questo che noi sindaci del territorio coinvolto, dopo l'esclusione dall'incontro indetto dalla manager che ha ritenuto opportuno convocare solo i sindaci di Benevento e Sant'Agata de' Goti, ci siamo interessati per chiedere audizione alla Commissione Regionale Sanità».

I sindaci riferiscono di aver sentito il presidente Vincenzo Alaia, il quale ha anticipato che entro la settimana prossima saranno convocati in Regione. «Esporremo le nostre istanze e cercheremo di capire - continuano - se la politica intende attuare il decreto 41 o ha in mente altri progetti per il nosocomio santagatese e quello beneventano.

Ovviamente chiederemo che tutti i territori coinvolti possano essere ascoltati, prima di tutti i sindaci di Sant'Agata e Benevento, e valuteremo insieme ogni altra iniziativa dei nostri colleghi e dei comitati che possa essere utile alla causa». 

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Un'azione, quella dei quattro sindaci, partita il 10 settembre quando assieme alle fasce tricolori di Benevento, Clemente Mastella, e Sant'Agata de' Goti, Salvatore Riccio, avevano convocato un tavolo istituzionale per il15 al quale era stata invitata anche la Morgante. La manager, però, incontrerà solo Mastella e Riccio suscitando il disappunto degli altri quattro che per questo motivo avevano interessato della vicenda il prefetto chiedendo un interessamento per un incontro in Regione. Di Cerbo, Parisi, Viscusi e Insogna in audizione porteranno la problematica situazione dell'ospedale di Sant'Agata de' Goti, «dallo smantellamento del Pronto soccorso e delle sale operatorie alla mancanza di anestesisti e di altri operatori sanitari. E quindi l'allarme sociale e il malcontento diffusi tra le proprie comunità riguardo la carenza sanitaria che ormai costringe i cittadini a rivolgersi a strutture private causando ulteriore emergenza sociale ed economica». E ancora, dicono i sindaci «rappresenteremo le istanze del Movimento civico, impegnato nella battaglia per un'assistenza ospedaliera dignitosa, e di tutti i cittadini. Saremo in commissione per rappresentare non solo le nostre comunità ma anche quelle di tutti i comuni serviti dal Sant'Alfonso Maria de' Liguori». 

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