Papa Francesco a Pietrelcina. Fedeli in festa, a piedi tra la gente: «I giovani trovino lavoro qui»

Papa Francesco a Pietrelcina. Fedeli in festa, a piedi tra la gente: «I giovani trovino lavoro qui»
Sabato 17 Marzo 2018, 08:05 - Ultimo agg. 11:29
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Papa Francesco è arrivato a Pietrelcina, per la sua visita pastorale nei luoghi di Padre Pio, che poi nella mattinata lo porterà anche a San Giovanni Rotondo: un pellegrinaggio che avviene nel centenario della comparsa delle stimmate permanenti e nel 50/mo anniversario della morte del santo.
 


L'elicottero del Pontefice, proveniente dal Vaticano, è atterrato nel piazzale adiacente l'Aula Liturgica di Piana Romana. Al suo arrivo il Papa è stato accolto dall'arcivescovo di Benevento, mons. Felice Accrocca, e dal sindaco di Pietrelcina, Domenico Masone. Migliaia i fedeli che attendevano l'arrivo di Francesco e che hanno partecipato nella notte alla veglia di preghiera iniziata già da ieri sera. Francesco si è diretto a piedi, tra la folla che lo acclama, verso la Cappella San Francesco, dove sosterà brevemente in preghiera davanti all'«olmo delle stimmate». Quindi, sul piazzale antistante l'Aula Liturgica, incontrerà i fedeli.
 
 

«La nostra terra soffre, a dispetto delle sue grandi potenzialità, che restano mortificate dalla grave debolezza delle infrastrutture» ha detto l'arcivescovo di Benevento, Felice Accrocca, salutando il papa recatosi in preghiera nella cappella dell'Olmo, dove il futuro San Pio, da giovane sacerdote ebbe il dono delle stimmate. «I nostri giovani sono costretti a cercare lavoro altrove», ha proseguito l'arcivescovo di Benevento «e nei nostri Comuni - come in tutte le aree interne del Paese - la popolazione diminuisce, mentre l'età media di coloro che restano s'innalza sempre di più». «La sua visita è per noi motivo di speranza», ha concluso il vescovo «ci aiuti a legger meglio il presente per camminare con speranza verso il futuro».

«Cari fratelli e sorelle di Pietrelcina e della diocesi di Benevento, voi annoverate san Pio tra le figure più belle e luminose del vostro popolo». Così papa Francesco si è rivolto dal palco ai fedeli festanti. «Questo umile frate cappuccino - ha detto nel suo discorso nel piazzale antistante l'Aula Liturgica di Piana Romana - ha stupito il mondo con la sua vita tutta dedita alla preghiera e all'ascolto paziente dei fratelli, sulle cui sofferenze riversava come balsamo la carità di Cristo». «Imitando il suo eroico esempio e le sue virtù, possiate diventare voi pure strumenti dell'amore di Gesù verso i più deboli - ha aggiunto il Pontefice -. Al tempo stesso, considerando la sua incondizionata fedeltà alla Chiesa, darete testimonianza di comunione, perché solo la comunione, cioè essere sempre uniti in pace tra noi, la comunione tra noi, edifica e costruisce».
 


«Sono lieto di trovarmi in questo paese, dove Francesco Forgione nacque e iniziò la sua lunga e feconda vicenda umana e spirituale - ha affermato il Pontefice -. In questa comunità egli temprò la propria umanità, imparò a pregare e a riconoscere nei poveri la carne del Signore, finché crebbe nella sequela di Cristo e chiese di essere ammesso tra i Frati Minori Cappuccini, diventando in tal modo fra Pio da Pietrelcina». «Qui - ha proseguito - egli cominciò a sperimentare la maternità della Chiesa, della quale fu sempre figlio devoto. Qui meditò con intensità il mistero di Dio che ci ha amati fino a dare Sé stesso per noi».

Francesco ha sottolineato che «ci troviamo oggi nello stesso terreno sul quale padre Pio dimorò nel settembre 1911 per 'respirare un pò di aria più sanà dopo che ne aveva 'sperimentato la migliorià per il proprio fisico. In quel tempo, infatti, egli risiedeva nel suo paese natale per motivi di salute. Quello non fu, per lui, un periodo facile: era fortemente tormentato nell'intimo e temeva di cadere nel peccato, sentendosi assalito dal demonio». «In quei terribili momenti - ha aggiunto - padre Pio trasse linfa vitale dalla preghiera continua e dalla fiducia che seppe riporre nel Signore: 'Tutti i brutti fantasmi che il demonio mi va introducendo nella mente spariscono allorché fiducioso mi abbandono nelle braccia di Gesù'. Ma qui c'è tutta la teologia! Così scriveva al Ministro provinciale, padre Benedetto, nel marzo 1911, asserendo che il proprio cuore si sentiva 'come attratto da una forza superiore prima di unirsi a Lui la mattina in sacramentò». «Padre Pio si immerse quindi nella preghiera per aderire sempre meglio ai disegni divini - ha concluso. Attraverso la celebrazione della Santa Messa, che costituiva il cuore di ogni sua giornata e la pienezza della sua spiritualità, raggiunse un elevato livello di unione con il Signore. In questo periodo, ricevette dall'alto speciali doni mistici, che precedettero il manifestarsi nelle sue carni dei segni della passione di Cristo». 

«Auspico che questo territorio possa trarre nuova linfa dagli insegnamenti di vita di padre Pio in un momento non facile come quello presente, mentre la popolazione decresce progressivamente e invecchia perché molti giovani sono costretti a recarsi altrove per cercare lavoro» ha sottolineato il santo padre. «La migrazione interna dei giovani. grave problema! Pregate la Madonna perché i giovani trovino lavoro qui e non siano costretti a andarsene». «L'intercessione del vostro Santo concittadino - ha proseguito - sostenga i propositi di unire le forze, così da offrire soprattutto alle giovani generazioni prospettive concrete per un futuro di speranza. Non manchi un'attenzione sollecita e carica di tenerezza agli anziani, patrimonio incomparabile delle nostre comunità». «Incoraggio questa terra a custodire come un tesoro prezioso la testimonianza cristiana e sacerdotale di san Pio da Pietrelcina - ha aggiunto il Pontefice -: essa sia per ciascuno di voi uno stimolo a vivere in pienezza la vostra esistenza, nello stile delle Beatitudini e con le opere di misericordia».

Padre Pio «amava la Chiesa, con tutti i suoi problemi, i suoi peccati. Tutti noi siamo peccatori, ci vergogniamo, ma lo Spirito di Dio ci ha consegnato questa Chiesa che è santa. E San Pio amava questa Chiesa, questo era San Pio». Padre Pio, ha detto ancora «mai rinnegò il suo paese, mai rinnegò le sue origini, mai rinnegò la sua famiglia».

«Il demonio non dà pace, perché si muove. Ma voi credete che il demonio esiste? Non tanto... Chiederò al vescovo di fare delle catechesi!» ha detto il papa aggiungendo passi 'a braccio' al suo discorso a Pietrelcina. «Esiste - ha detto ancora - viene dentro di noi, ci inganna, e Padre Pio aveva paura che il demonio lo assalisse, lo spingesse al peccato».

«Mi piacerebbe che una volta si desse il Premio Nobel agli anziani, che danno memoria all'umanità» ha aggiunto Francesco. «I vecchi sono un tesoro - ha affermato -: per favore non emarginate i vecchi!». «Non emarginare i vecchi - ha ribadito -. no, no, i vecchi sono la saggezza. E i vecchi imparino a parlare con i giovani, e i giovani imparino a parlare con i giovani. Parlate con loro!».

Il papa, alle 9, è salito sul suo elicottero e si è recato a San Giovanni Rotondo per concludere la sua giornata dedicata a San Pio. 

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