Pd, a Benevento poker di candidati
tra i malumori, rifiuto bis di Del Basso

Pd, a Benevento poker di candidati tra i malumori, rifiuto bis di Del Basso
di Paolo Bocchino
Mercoledì 17 Agosto 2022, 10:12
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Tre candidati ma chance di elezione ridotte all'ottimismo della volontà. Dal travagliato parto romano delle liste non è scaturito il ripensamento auspicato dal Pd sannita. Nessun dietrofront per «ripescare» Umberto Del Basso De Caro dopo la clamorosa rinuncia dell'ex sottosegretario a correre controvento nell'uninominale senatoriale Benevento-Avellino. A cavallo tra Sannio e Irpinia scenderà in campo Carlo Iannace, responsabile della Breast unit del «Moscati» di Avellino con natali a San Leucio del Sannio, di cui è stato sindaco dal 2009 al 2012. Al contrario, l'unica sorpresa giunta dal Nazareno riguarda il non accoglimento della proposta di Angelo Moretti quale candidato nell'uninominale camerale. Sarà la presidente provinciale Antonella Pepe a tentare quella che, stando ai sondaggi, appare un'autentica impresa.

Pepe correrà anche nel plurinominale camerale Caserta-Benevento al numero 4 del listino, preceduta dalla uscente Angela Ianaro al 2 e dal consigliere regionale Mino Mortaruolo in terza fila. Il diniego alla opzione Moretti, caldeggiata dai vertici locali del partito, suona come uno schiaffo ulteriore alla federazione sannita, già toccata dalla vicenda Del Basso.

Ma sulla scelta ha influito anche la necessità di far quadrare il conto della parità di genere. Questa almeno la spiegazione fornita dal commissario regionale Francesco Boccia al Pd sannita prima della Direzione nazionale della notte di Ferragosto. Boccia, da quanto si apprende, poche ore prima della chiusura delle liste avrebbe chiesto la disponibilità di Del Basso De Caro a scendere in campo nell'uninominale Sannio-Irpinia, ricevendo però la conferma del «non se ne parla». Iannace è già pronto alla difficile battaglia: «Collegio non contendibile? Non lo credo affatto», rileva il medico già consigliere regionale deluchiano fino al 2020 ma oggi non iscritto al Pd, rispondendo così alla disamina fatta da Del Basso De Caro.

«Chiaramente non mi sfuggono le condizioni di contesto - aggiunge - ma non mi sembra un motivo sufficiente a rendere l'onore delle armi senza combattere. Confido nel gioco di squadra che si è già creato con i candidati irpini al proporzionale, mentre con la provincia di Benevento ho un filo diretto che non si è mai spezzato dal momento che vivo tuttora a San Leucio del Sannio». Gioco di squadra che, data la condizione venutasi a creare, appare difficile possa coinvolgere l'ala sannita del Pd legata a Del Basso De Caro. Ma il segretario provinciale Giovanni Cacciano esclude nel modo più netto ipotesi di disimpegno: «Umberto ha posto nelle forme e nei tempi dovuti una questione territoriale che, purtroppo, rischia di palesarsi dopo le elezioni in tutta la sua portata. Ciò non toglie che la Federazione provinciale di Benevento sia, ovviamente, protesa pancia a terra per ottenere il miglior risultato possibile per il Pd». Malumori anche a Napoli soprattutto per l'arrivo di Susanna Camusso e Roberto Speranza, il ministro della Salute, tra l'altro inviso anche a Vincenzo De Luca, col quale ha polemizzato più volte, che guiderà la lista di Campania 1 per la Camera.



E sulle scelte operate dai vertici nazionali dei democrat è intervenuto Clemente Mastella: «Il Pd tratta la Campania da terzo mondo. La invade, la mortifica, maltratta i cittadini. Un tempo la Campania dominava la scena politica, oggi subisce una clamorosa invasione. Prenderanno i voti e poi, con una magia politica, spariranno. Spero che i campani sappiano reagire». Per Ndc è confermata la corsa in solitaria con Sandra Lonardo in lizza all'uninominale Benevento-Piedimonte e in testa al proporzionale, e Gino Abbate al Senato.

Nel centrodestra rimbalzano da Avellino voci che potrebbero riguardare da vicino il Sannio. Calano le quotazioni del patron dell'Avellino e sindaco di Montefalcione Angelo Antonio D'Agostino per una candidatura al Senato in FI. Il collegio Sannio-Irpinia potrebbe così subire una diversa attribuzione nel riparto nazionale della coalizione, con chance anche per FdI. In tal caso la federazione sannita vanterebbe credenziali migliori di quella irpina, e il coordinatore Mimmo Matera salirebbe di quota. Ma al momento appare più probabile per lui una posizione appetibile nel listino proporzionale senatoriale. Per l'uninominale alla Camera, il nome del forzista Francesco Maria Rubano resta in pole. Nel Terzo Polo regna il silenzio e questo sta generando qualche malumore. «Arrivare a pochissimi giorni dalla conclusione senza avere indicazioni di alcun tipo non fa piacere» ammette il leader provinciale di Azione Vincenzo Sguera. Stesso mood in casa Iv. Tra i calendiani si fa il nome dell'ex candidato sindaco di Benevento Antonio Del Mese per l'uninominale.

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