Piano di Corte, attesa la variante
di progetto: «Un museo in centro»

Piano di Corte, attesa la variante di progetto: «Un museo in centro»
di Antonio Martone
Martedì 24 Maggio 2022, 09:50
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«Piazza Piano di Corte sarà un altro fiore all'occhiello della nostra città e posso assicurare sin da adesso che sarà resa ancora più bella, aumentando il suo appeal anche per i nostri concittadini». L'assessore ai lavori pubblici Mario Pasquariello non ha dubbi ed è pronto a scommettere sul futuro della zona che già da anni è il cuore della movida e che con i nuovi ritrovamenti archeologici registrati in queste ultime settimane durante i sondaggi per i lavori «La Corte ritrovata» del Pics, richiamerà ancora più gente. Il rinvenimento di reperti, a suo avviso e a quello degli esperti, costituirebbero una nuova importante occasione per cercare di crescere e migliorare l'attrattività con benefici generali a livello economico. Rassicura residenti e operatori commerciali che hanno espresso perplessità e dato vita a delle proteste per la presenza del cantiere che non si sa fino a quando resterà aperto e che parzialmente ha visto ridotta l'area per la sosta e limitato la pedonalizzazione di tre esercizi commerciali che, comunque, restano accessibili.

«Dopo le decisioni della Soprintendenza spiega Pasquariello - che ha ritenuto che i reperti rinvenuti, poiché sono considerati di valore, devono essere musealizzati in tre aree diverse, stiamo mettendo mano alla variante progettuale che ci consentirà appunto di far sì che questi ritrovamenti possano essere fruiti da chi frequenterà piazza Piano di Corte, attraverso una speciale vetrina.

Siamo già operativi, ma naturalmente con i nostri tecnici bisogna seguire degli iter vista l'importanza e la necessità di reperire altri finanziamenti».

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I reperti venuti alla luce, in pratica, rappresentano secondo il Comune e gli addetti ai lavori una nuova grande opportunità. Sui tempi l'assessore è stato ancora più esaustivo, pur riconoscendo delle difficoltà per chi vive o lavora in piazza. «Devo ancora una volta chiedere pazienza ai residenti ed ai commercianti della zona - continua l'assessore - ma posso assicurare che non ci sono perdite di tempo e siamo concentrati sulla piazza ora per ora. Stiamo facendo il massimo e con velocità considerato l'intervento archeologico della Soprintendenza. Accelereremo per quanto possibile i lavori per ridurre al minimo le difficoltà da parte di tutti. Ma sarà un sacrificio che sarà ricompensato sia a livello urbanistico che di opportunità. La piazza, infatti, sarà ancora più ospitale e bellae quindi offrirà anche una maggiore occasione di ritrovo per i locali della zona».

Non si fa attendere la replica alla nota diffusa dal gruppo del Partito Democratico in Consiglio che ha lamentato la mancanza di informazioni e il mancato mantenimento delle promesse sui tempi di realizzazione dei lavori, chiedendo massima chiarezza. «Mi dispiace che c'è chi su ogni cosa intende speculare conclude Pasquariello - anche se in questo caso mi sembra veramente fuori luogo perché non so cosa possa imputarsi al Comune di Benevento che era partito di buona lena con i lavori e poi è stato giustamente fermato dalla Soprintendenza che dopo aver effettuato i dovuti scavi e indagini, che hanno portato alla luce reperti importanti, ha dato delle prescrizioni che sono quelle di rendere fruibili a cittadini e turisti i rinvenimenti che alla vigilia di certo non erano stati previsti. Non so cosa c'è da attribuire in questo caso all'amministrazione comunale. Se posso comprendere da un lato lo sfogo di alcuni commercianti e residenti che subiscono oggettivamente difficoltà, dall'altro meno riesco a capire quello di consiglieri che dovrebbero comprendere che parlare, chiacchierare, spesso a vanvera, è una cosa totalmente diversa rispetto ad amministrare e farlo nel miglior modo possibile, quindi contemperando esigenze di residenti e commercianti con quelle della valorizzazione di importanti reperti archeologici. Dovrebbero sapere che è una cosa ben più difficile da fare».
 

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