Il rinvenimento di un nuovo reperto archeologico che gli esperti definiscono di grande importanza, in piazza Piano di Corte, nel centro storico, potrebbe determinare la sospensione dei lavori e la chiusura del cantiere. L'impresa appaltatrice e il Comune, infatti, conosceranno solo in settimana le decisioni che adotterà la Soprintendenza per le province di Benevento e Caserta, immediatamente allertata e intervenuta con i propri tecnici esperti coordinati dal responsabile per la provincia sannita Simone Foresta. Durante gli scavi in corso per i lavori di riqualificazione della pubblica illuminazione della piazza e delle aree limitrofe, gli operai a meno di cinquanta centimetri dalla superficie hanno riportato alla luce la base di una colonna di epoca romana (il periodo fissato dagli esperti), in perfetto stato di conservazione e finemente intarsiata, posizionata a poco meno di un metro dall'ingresso di un locale commerciale. Una scoperta che ha portato sin da subito all'interruzione di ogni attività, per l'inizio di rilievi e i conseguenti accertamenti da parte degli archeologi incaricati.
I lavori che hanno preso il via da poche settimane, fanno parte del progetto «La corte ritrovata» finanziati dalla Regione nell'ambito del Pics, con finanziamento per 700mila euro e appalto affidato alla «Edil Tre Torri» di Torrecuso.
In settimana si lavorerà esclusivamente per effettuare lavori di scavo e sondaggi di natura archeologica come ha anticipato l'assessore ai lavori pubblici Mario Pasquariello. «Il reperto ritrovato - spiega - a dire dell'archeologo immediatamente intervenuto, viene ritenuto di una certa importanza. Nel frattempo, la Soprintendenza attraverso i propri archeologi ha già individuato altre due aree all'interno del cantiere, dell'estensione ognuna di quattro metri per quattro, per le quali ha richiesto di fare ulteriori approfondimenti. In questa ottica faremo effettuare gli scavi nei prossimi due o tre giorni. Se dovessero essere ritrovati altri reperti sarà la Soprintendenza a dirci cosa fare e credo che a quel punto ci sarebbe uno scenario completamente diverso. Diversamente, con l'asporto della base che successivamente potrebbe essere sistemata in qualche museo sannita o in un'area archeologica sempre del capoluogo, poi dovremmo essere autorizzati a riprendere regolarmente i lavori». Circa un anno fa nel corso dei lavori per l'installazione della fibra in via Perasso che in linea d'aria è vicina a piazza Piano di Corte, un altro manufatto fu ritrovato a circa cinquanta centimetri dal manto stradale. Una scoperta che colse di sorpresa gli esperti. Questo nuovo ritrovamento ora a detta degli archeologi potrebbe portare a nuovi scenari. «Ancora una volta il sottosuolo - dice Maurizio Bianchini, fondatore del gruppo Benevento Città Nascosta - il sottosuolo ha fatto venire fuori un altro tesoro di rilevanza storica. In un primo momento ho pensato che il reperto di piazza Piano di Corte fosse una ara sacrificale, visto che non siamo lontani dalla Giudecca medioevale di Benevento, ma dopo una più attenta osservazione confermo che si tratta della base di una colonna confermata dalla presenza del tipico canale di introduzione del metallo fuso che veniva colato nella pietra per realizzare una armatura di centraggio che ne garantisse la staticità una volta in opera. Sarà importante vedere se nella zona saranno riportati alla luce altri reperti».