Riaprire gli scavi nel sito di Pietraroja, lo stesso nel quale è stato scoperto il baby dinosauro Ciro, perché quel giacimento può dare alla luce altri fossili, cruciali per comprendere come i rettili della preistoria hanno risposto ai cambiamenti climatici. È l'appello rivolto dai paleontologi italiani che hanno dato il via a Benevento e a Pietraroja al XIX congresso dell'Eavp, l'associazione europea dei Paleontologi e dei Vertebrati, durante l'incontro inaugurale presso la sede di via dei Mulini dell'Università degli Studi del Sannio. Un evento promosso in collaborazione con l'Ente Geopaleontologico di Pietraroja e che ha visto giungere in terra sannita oltre 250 esperti, di cui 50 collegati a distanza da tutta Europa, per portare il loro sapere scientifico in merito al fossile di Scipionyx Samniticus.
«Con questo congresso l'ente geopaleontologico di Pietraroja si pone al centro del mondo scientifico nazionale ed europeo della paleontologia e della geologia dichiara Gennaro Santamaria, presidente Ente Geopaleontologico Pietraroja - Essere stati eletti come partner di questo importante evento significa costruire relazioni con il mondo della ricerca che deve arrivare all'obiettivo della conservazione e della valorizzazione del parco paleontologico di Pietraroja, che è un unicum a livello nazionale». Tra i relatori anche Cristiano Dal Sasso, paleontologo e curatore del Museo di Storia Naturale di Milano e uno dei principali esperti di Ciro e di dinosauri sul territorio italiano. «Scipionyx è un'attrattiva molto forte anche per i colleghi di altri paesi che sono venuti qui ciascuno con le proprie ricerche.
«Ciro rappresenta da un punto di vista scientifico un'unicità di un fossile conservato in maniera perfetta, ha una conservazione dei dettagli morfologici come gli organi interni e i tessuti molli che sono quasi uniche nel mondo dei fossili e da un punto di vista emozionale è bellissimo perché trovarsi di fronte a un cucciolo di dinosauro conservato in questo modo non solo come paleontologo ma anche come persona da un appeal davvero incredibile» sottolinea Matteo Belvedere, segretario Eavp. Per la docente Unisannio, Ornella Amore, coordinatrice scientifica del congresso, il momento clou arriverà sabato quando «ci sarà una tavola rotonda su quello che abbiamo intenzione di fare come università e come ente geopaleontologico per valorizzare l'esistente e per incrementare le ricerche».
Ad aprire i lavori il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, che punta la barra dritta verso una maggiore valorizzazione del sito geologico sannita affinché diventi un volano per la crescita del territorio. «Purtroppo la paleontologia finora non è mai riuscita ad attirare una certa attenzione nel nostro territorio e mi auguro che, durante questa settimana, tale aspetto possa essere modificato conclude Mastella -. Sarebbe utile approfittare della presenza dei paleontologi arrivati in città per zoomare sulla vicenda di Ciro e del parco paleontologico di Pietraroja. Spero ci sia un contributo notevole per l'acquisizione di un patrimonio culturale, storico e di notevole densità e volumetria da un punto di vista dell'oggetto in questione». La prima giornata di lavori è poi proseguita, sempre nella sede Unisannio, con una serie di workshop di presentazione di tesi scientifiche e con la cerimonia di benvenuto a tutti i congressisti. Nei prossimi giorni i lavori del congresso si sposteranno presso la sede operativa della Soprintendenza nell'ex convento San Felice.