Telesforo, Ionata e le startup:
a Pietrelcina torna JazzInn

Telesforo, Ionata e le startup: a Pietrelcina torna JazzInn
Domenica 10 Giugno 2018, 10:40
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Un esperimento di “innovazione lenta” lanciato nell’entroterra campano che ha già generato collaborazioni e investimenti per oltre 5 milioni di euro. JazzInn 2018 parte dai risultati (in gran parte) inattesi del 2017 e rilancia il connubio tra grande musica e azioni di matching imprenditoriale per la nuova edizione in programma a Pietrelcina dal 29 luglio al 2 agosto del 2018. Ci saranno musicisti di fama internazionale come Gegè Telesforo, Dario Deidda, Max Ionata e i Funk Off, la band che apriva i concerti di James Brown. E ci saranno big player come Tim, decine di associazioni di categoria, l'Anci, amministratori pubblici ma soprattutto investitori desiderosi di confrontarsi un contesto “slow” con giovani innovatori.
 
Promosso dalla Fondazione Ampioraggio, JazzInn mette insieme lo storico Festival “Jazz sotto le stelle” di Pietrelcina (che finora ha ospitato artisti come Stefano Bollani, Uri Caine, Paolo Fresu e Adrienne West) con un progetto di networking sull’innovazione che l’anno scorso è riuscito a coinvolgere circa 400 operatori economici in informali tavoli di lavoro “diffusi” tra il centro congressi, bar e i suggestivi sentieri del paese natale di San Pio.

JazzInn intende promuovere innovazione e cultura sul territorio senza alcun peso su fondi pubblici. Queste giornate avranno lo scopo di generare una ricaduta di visibilità extratteritoriale (regionale e nazionale) con un impatto sia in termini di presenze che di post letto occupati, in un’area minore della Regione Campania. Il modello di Slow Dating Innovation e la musica Jazz rappresentano una modalità totalmente diversa da ogni altro progetto assimilabile in Italia, sia musicale che sull’innovazione. L’evento sarà infatti esclusivamente finanziato da sponsor privati e da una campagna di crowdfunding avviata sulla piattaforma Meridonare.

Il programma della manifestazione è stato presentato venerdì 8 giugno presso la Fondazione Banco di Napoli da Marco Musella, presidente di Meridonare, Giuseppe de Nicola, co-founder Fondazione Ampioraggio, Giovanni Russo, direttore artistico di Jazz sotto le stelle, Floriano Panza, sindaco di Guardia Sanframondi, Salvatore Marino, respondabile di TIM Open & It Specialis, ed Enrico Inferrea, presidente di Confartagianto Napoli. A fornire un assaggio delle serate musicali in programma nel paese sannita, sono stati il duo jazz di Goldie Dee & The Cardinals. 

Il 29 luglio alle 11 il JazzInn inizierà a bordo del treno storico che collega Benevento con Pietrelcina con l’esibizione di una delle migliori band sannite, la Dr. Jazz & Dirty Burks Swing Band, e la degustazione di alcuni tra i migliori prodotti enogastronomici sanniti.

La storia del treno e del jazz sono strettamente correlate. Innanzitutto proprio il treno e lo sviluppo delle ferrovie migliorarono i collegamenti tra il porto di New Orleans e le altre grandi città americane. Il jazz è poi per sua natura in continua evoluzione, non è mai stata una musica meccanica. L’unica macchina che ha tentato di imitare dal punto di vista sonoro è il treno, simbolo del movimento che porta verso la libertà individuale. Proprio come il jazz che non è solo musica ma uno stile di vita.

La linea ferroviaria Benevento-Pietrelcina, abbandonata da vari decenni, è stata riattivata grazie all'intervento della Fondazione FS Italiane ed è stata inaugurata il 23/09/2017. Lo scopo è quello di consentire ai passeggeri di poter ammirare il paesaggio del Sannio in modo autentico con un ritmo slow, in piena sintonia con il modello di slow business che ispira JazzInn.

«Molte le connessioni virtuose nate dalla prima edizione di JazzInn – sottolinea l’ideatore Giuseppe De Nicola, co-fondatore della Fondazione Ampioraggio e ideatore dell’iniziativa – come per esempio l’investimento di Alilauro Spa nella società presente alla manifestazione, ToBe Srls, per sperimentazione della tecnologia LiFi, connessione via luce, su una della navi della flotta; o ancora l’adozione di una startup, “PinApp”, da parte di Tim attraverso programma Tim Open. Senza contare il ritorno diretto per il territorio. Lo scorso anno abbiamo stimato 400 presenze in 3 giornate e oltre 3000 persone nelle serate jazz contro le mille di media delle edizioni precedenti, il tutto con un rilevante impatto sull’economia di Pietrelcina in quella settimana».

«Quest’anno – spiega Giovanni Russo, direttore del Festival Jazz sotto le Stelle – il Festival prende il nome dalla latitudine geografica di Pietrelcina: 41°11’’57’N: destinazione soul. Abbiamo in programma nove concerti gratuiti, 35 straordinari artisti (molto dei quali in rappresentanza della “meglio gioventù” sannita), due eventi di enogastronomia, una street parade e un’apericena di beneficenza. Tutto questo ha un costo, ovvio, ma ci aspettiamo una grande risposta da un territorio».
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