Pizzuti smonta il caso Ortopedia:
«Chiusura prevista a Sant'Agata»

Pizzuti smonta il caso Ortopedia: «Chiusura prevista a Sant'Agata»
di Luella De Ciampis
Sabato 30 Marzo 2019, 12:00
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Da domani sarà chiusa l'unità operativa di Ortopedia del «Sant'Alfonso» di Sant'Agata de' Goti, come previsto dal piano regionale di programmazione della rete ospedaliera. Si tratta di 20 posti letto, di cui 5 in regime di day surgery, definitivamente soppressi. È un provvedimento che scaturisce direttamente dall'applicazione del nuovo riassetto aziendale, che ha fatto seguito alla fusione tra il «Rummo» e il presidio ospedaliero di Sant'Agata, che prevede la trasformazione del pronto soccorso in punto di primo soccorso, la chiusura dei reparti di Cardiologia e Ortopedia al «Sant'Alfonso» e il potenziamento di altre branche, in virtù della creazione del nuovo polo oncologico.
 
«La chiusura del reparto conferma il direttore generale, Renato Pizzuti fa parte dei provvedimenti che dovevano essere adottati in seguito alla fusione. Degli ortopedici in organico al Sant'Alfonso, ne sono rimasti solo due, che garantiranno prestazioni ambulatoriali ai residenti a giorni alterni, oltre a prestare servizio al Rummo. D'altra parte, il reparto era rimasto in piedi con solo due ortopedici, perché gli altri erano andati in pensione e sull'intero territorio campano persiste una grave carenza di professionisti della branca di Ortopedia». In effetti, già nella ripartizione dei posti letti del presidio ospedaliero di Sant'Agata, ufficializzata nell'atto aziendale pubblicato ad aprile 2018, le unità operative di Cardiologia e Ortopedia non compaiono proprio più. Sono infatti contemplati 142 posti letto così suddivisi: 22 per Chirurgia generale, 14 per Medicina generale, 20 per Neurochirurgia, 6 per Terapia intensiva di Neurorianimazione, 6 per Terapia intensiva post operatoria, 20 per Oncologia medica, 32 per Medicina riabilitativa intensiva e 24 per Lungodegenza oncologica. Questo nell'ottica di potenziamento delle attività di chirurgia, medicina e riabilitazione in campo oncologico, per la trasformazione del presidio ospedaliero in polo oncologico. A febbraio aveva già chiuso i battenti l'unità operativa di Cardiologia, con 14 posti letto. Ma intanto nel 2017 il «Rummo» è entrato a far parte della rete Ima per il trattamento dell'infarto miocardico acuto, che prevede l'interazione tra 118 e ospedale, taglia i tempi di intervento, ma anche le tappe intermedie in altre strutture.

Sulla questione è intervenuto il responsabile organizzativo di Forza Italia per la provincia di Benevento, Leonardo Ciccopiedi. «Tutti i vertici di Fi ricorda hanno espresso in più occasioni il proprio dissenso nei confronti del progetto del presidente De Luca, di distruggere la sanità nel Sannio, e anche questa volta si opporrà con tutte le proprie forze. Il direttore generale dell'azienda ospedaliera e il governatore della Campania devono essere rimossi al più presto e il mio non è un auspicio politico, ma civico. De Luca sta smantellando l'ospedale di Sant'Agata, in prima battuta chiudendo il pronto soccorso, poi ripristinato in seguito alle proteste, poi con la chiusura di Cardiologia e di seguito con l'Ortopedia, mutilando così anche il pronto soccorso, che non sarà in grado di prestare soccorso al 70% delle emergenze che dovrà affrontare. Va inoltre chiarito che il progetto messo in atto da De Luca, è stato approvato dal ministro della Sanità, di area M5s, senza che i deputati pentastellati del Sannio intervenissero sulla vicenda».
 
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