Ponte San Nicola a rischio chiusura:
servono 25 milioni per la sicurezza

Ponte San Nicola a rischio chiusura: servono 25 milioni per la sicurezza
di Gianni De Blasio
Sabato 6 Luglio 2019, 08:34 - Ultimo agg. 08:45
3 Minuti di Lettura
Ponte San Nicola a rischio chiusura. Un'altra volta? No, per ora ci si limita alla circolazione degli automezzi sino a 3,5 quintali, transito ridotto dopo le indagini della commissione. Ma, seppur il rischio non sia immediato, l'ipotesi non può essere scartata del tutto. Il blocco della circolazione potrebbe esserci alla vigilia di Natale 2020, tra sedici mesi. Ecco perché: Maurizio Perlingieri ha stimato in 2,5 milioni il costo degli interventi.
 
In attesa del reperimento delle risorse, il dirigente alle Opere pubbliche ritiene, comunque, indispensabile delle fasi di monitoraggio, nonché delle fasi di progettazione sia dell'intervento di manutenzione straordinaria che di quello strutturale, tenendole distinte e ciò anche per poter gestire in maniera più agevole l'eventuale copertura finanziaria degli interventi. «Trattandosi di attività non previste in bilancio dice il dirigente -, non appena saranno quantificate le somme si provvederà a richiedere la relativa variazione per fornire la copertura finanziaria. L'Ufficio tecnico non ha le risorse professionali e tecniche per procedere alle attività di progettazione e monitoraggi, per cui sarà necessario procedere con l'affidamento a esterni».
GLI SCENARI
La copertura finanziaria, a circa tre mesi dalla consegna della relazione a conclusione dalle indagini, resta un miraggio. Né sarebbe stato lecito prevedere il recupero delle somme occorrenti in così breve tempo. In linea di massima gli interventi si dovranno realizzare entro 18 mesi questa l'indicazione della commissione di esperti -, tenendo conto che quelli di manutenzione (smaltimento acque, svuotamento e pulizia cassoni) sono urgenti quanto quelli di rinforzo poiché atti a ridurre e contenere le cause di degrado. In ogni caso, nell'attesa degli interventi, la funzionalità del ponte deve rimanere limitata e deve essere previsto subito un monitoraggio delle condizioni del ponte almeno ogni 3 mesi. Il progetto degli interventi dovrà prevedere un piano di manutenzione continuo e di monitoraggio che consenta di controllare le condizioni del ponte nel tempo anche dopo gli interventi di risanamento e rinforzo. «Qualora gli interventi non venissero effettuati nei tempi indicati, si ritiene che il ponte non possa continuare a essere utilizzato in condizioni di sicurezza». Infatti, pure ieri l'ingegnere Perlingieri lo ha ribadito: «Un anno e mezzo sembra tanto ma, tenuto conto che finora non sono state individuate fonti attingibili con assoluta certezza, ci si renderà conto che, pur se il Comune dovesse recuperare i finanziamenti fra qualche mese, con i tempi necessari alla messa in opera degli interventi, prima le procedure e poi l'esecuzione dei lavori, si rischierebbe di sforare i 18 mesi. In tal caso, è ovvio che sarei costretto a chiudere il ponte».
IL SINDACO
«Evidente che stiamo esperendo tentativi di recupero dei fondi in ogni direzione garantisce il sindaco Mastella -. So che non sarà agevole, la riprova dell'insensibilità verso queste problematiche l'abbiamo avuta di recente, quando in Senato, nessuno ha preso in considerazione l'emendamento al Decreto Sblocca Cantieri, presentato dalla senatrice Sandra Lonardo (la moglie, ndr): l'emendamento prevedeva lo stanziamento di fondi per il completamento degli interventi di messa in sicurezza del viadotto San Nicola (1,5 milioni di euro) e lo stanziamento di un contributo straordinario di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020 per l'esecuzione delle opere di progettazione e costruzione del depuratore cittadino. Per lunedì ho indetto un vertice con l'assessore Pasquariello e i tecnici, per fare il punto sullo stato dei lavori in generale e del ponte S. Nicola in particolare».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA