Provincia di Benevento,
Lombardi a valanga

Provincia di Benevento, Lombardi a valanga
di Paolo Bocchino
Venerdì 29 Luglio 2022, 12:00
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Nino Lombardi si proietta alla presidenza della Provincia a suon di voti. Sarà ufficializzato oggi il responso dell'urna del Palatedeschi, fattosi via via più netto nel corso dello spoglio terminato nella notte. L'esponente di Noi di Centro, è prevalso nettamente fin dallo scrutinio delle schede azzurre riservate ai Comuni con popolazione inferiore a tremila abitanti. Segmento numericamente prevalente con 50 municipi coinvolti. Fascia che si è chiusa con 298 consensi per Lombardi, pari al 68,35 per cento, contro i 132 raggranellati dall'esponente del Pd, Antonio Calzone. Il trend si è ulteriormente rafforzato con la fascia arancio dei comuni tra tremila e cinquemila abitanti (144 contro i 28 di Calzone). 

Al Palatedeschi hanno votato 745 amministratori su 937 aventi diritto, pari al 79,5%.

Gli elettori di Fascia Azzurra sono stati 436; di Fascia Arancione 172; di Fascia Grigia 77; di Fascia Rossa 29; di Fascia Verde 31. Mancano all'appello due consiglieri del capoluogo: Rosetta De Stasio, esponente del centrodestra assente alla consultazione e il democrat Raffaele De Longis. Affluenza inferiore ai precedenti dell'elezione del consiglio provinciale del dicembre scorso (che raggiunse il 92%) e alla consultazione dell'ottobre 2018 per la scelta del presidente (che arrivò all'85%). Lenta la processione degli amministratori sanniti per tutta la mattinata, quando si sono però recati al voto i due contendenti Nino Lombardi e Antonio Calzone e, tra gli altri, il primo cittadino del capoluogo, Clemente Mastella. L'incedere delle ore ha fatto lievitare le presenze. Alle 17 si contavano 440 votanti, ovvero poco meno della metà dei 937 aventi diritto totali. Quota salita oltre il 50 per cento alle 19,30, quando le schede imbucate erano 552. L'ultimo controllo prima dello scrutinio, effettuato alle 21, riferiva di 700 sindaci e consiglieri comunali che avevano esercitato il proprio diritto.

Da segnalare qualche momento di tensione tra un consigliere comunale di Baselice e un rappresentante di lista del Pd: è stato richiesto l'intervento dei carabinieri. 

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Numeri sostanzialmente in linea con quelli del precedente specifico, ovvero la consultazione svoltasi il 31 ottobre 2018 alla Rocca dei Rettori. Allora la sfida era tra Antonio Di Maria, risultato eletto, e Franco Damiano. In quel frangente i votanti furono 797, ovvero una quota pari all'85 per cento dei 937 aventi diritto totali, cifra peraltro identica alla consultazione di ieri. La spuntò come si ricorderà Di Maria che fu eletto presidente con 50.631 voti ponderati (450 consensi individuali) contro i 37.313 di Damiano. Sul piano politico fu una vittoria attribuibile a Clemente Mastella contro il Partito democratico, ma a distanza di quattro anni entrambi i contendenti dell'epoca gravitano nell'universo politico che fa riferimento al leader Ndc.

Più massiccia si rivelò l'affluenza al voto per il rinnovo del Consiglio provinciale. Alla tornata svoltasi al Palatedeschi il 18 dicembre scorso presero parte 844 amministratori pari al 92,24 per cento degli aventi diritto. Nel dettaglio, non ci fu alcuna defezione tra i 33 consiglieri comunali del capoluogo, detentori delle fiche più pesanti per il meccanismo elettorale di secondo livello, né tra i 34 della fascia over 10.000 abitanti (Sant'Agata de' Goti - Montesarchio). Livelli di partecipazione comunque elevati per i Comuni medi (99 per cento), medio - piccoli (92,8 per cento) e piccoli (90 per cento). Il risultato finale arrise allo schieramento mastelliano con 61.363 voti ponderati. 

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