Raccolta differenziata,
fioccano ricorsi anti-multe

Raccolta differenziata, fioccano ricorsi anti-multe
di Paolo Bocchino
Lunedì 18 Febbraio 2019, 10:26 - Ultimo agg. 11:46
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Fioccano le multe ma anche i ricorsi cominciano ad arrivare sulle scrivanie del Comune. I controlli sulla corretta esecuzione del deposito rifiuti in città è al centro di un deciso giro di vite resosi necessario per arginare la piaga dei conferimenti abusivi. Asia e polizia municipale hanno dato vita a una task force che ha dapprima acceso i riflettori sull'abbandono di bustoni, ingombranti, scarti di edilizia e persino di amianto. Dall'inizio dell'anno le verifiche si sono intensificate anche su utenze commerciali e residenziali con un calendario di sopralluoghi domiciliari che ha già messo a segno un consistente numero di sanzioni. I report stilati dalla municipalizzata e dal Nucleo ambientale dei vigili parlano di 240 controlli a gennaio e nei primi giorni di febbraio tra abitazioni private, stabili condominiali, uffici, attività commerciali. Senza lasciare indenni le sedi istituzionali e i presìdi scolastici. Visite che in numerosi casi hanno lasciato un segno tangibile del proprio passaggio: sono 70 i verbali di accertamento già emessi dagli uffici della municipale all'indirizzo dei trasgressori a vario titolo sanzionati per il cattivo rapporto dimostrato nei confronti della differenziata.
 
Condotte tutto sommato veniali come il conferimento dei sacchetti in orari non consentiti ma anche violazioni ben più gravi quali la commistione di frazioni diverse. Una stampante da computer nel contenitore dell'umido il caso limite emblematico. Comportamenti irresponsabili che non si esauriscono nella semplice inciviltà e nel deturpamento dell'immagine urbana ma determinano ripercussioni tangibili. L'Asia in più occasioni si è vista rispedire al mittente i prelievi di frazione organica da parte delle piattaforme riceventi. Il fenomeno dei conferimenti irregolari peraltro non sembra risentire della decisa azione di contrasto. Dopo un esordio con il botto e multe a raffica cui era seguita una parentesi in calando, il popolo dei «disattenti» ha ripreso a lasciarsi andare.

Il bilancio dell'ultimo ciclo di verifiche operate tra lunedì e venerdì della scorsa settimana riferisce di 23 violazioni messe a verbale su 70 utenze ispezionate. A condomini ed esercenti la palma dei meno rispettosi delle norme ambientali. Per loro come per i predecessori sono scattati gli avvisi di accertamento con sanzione. Importi che dal maggio 2017 hanno subito un sensibile innalzamento per effetto della delibera numero 114 varata dalla giunta al fine di inasprire l'effetto deterrente, assai blando nella precedente formulazione che si fermava a 50 euro. E proprio la variazione in corsa del corrispettivo da liquidare è tra i motivi citati più frequentemente nei ricorsi presentati nelle ultime settimane da alcuni cittadini sanzionati. Si contesta l'applicazione della misura maggiorata che non risponderebbe alle norme generali in materia. In alcuni casi ad essere impugnata è l'applicazione della sanzione all'intera utenza condominiale e non ai trasgressori individuali. C'è poi chi respinge all'origine ogni ipotesi di responsabilità diretta, arrivando persino a mettere nero su bianco che le fatture nominative rinvenute nel sacco abbandonato in strada nei pressi dell'ufficio non siano a sé riconducibili. Lavoro per i competenti uffici comunali che replicheranno alle non poche contestazioni già pervenute sulla scorta delle dettagliate relazioni stilate dal Nucleo ambientale della polizia municipale. Il tour di Asia e vigili urbani ripartirà già oggi ma dovrà fare i conti con le disponibilità di organico dei caschi bianchi. Da qualche tempo l'ufficio guidato dal capitano Giuseppe Calicchio non ha la facoltà di attingere unità anche al di fuori del proprio Nucleo come avveniva in precedenza.
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