Rione Libertà, precipita da un edificio abbandonato

Un 62enne rumeno cade: ricoverato con trauma cranico e varie fratture

Rione Libertà, precipita da un edificio abbandonato
Domenica 30 Aprile 2023, 10:28 - Ultimo agg. 10:30
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Un rumeno di 63 anni A. C. che si intratteneva con due connazionali, dopo aver bevute alcolici è precipitato in un vano di un edificio disabitato e degradato in via Raoul Follerau a Benevento. La struttura si trova lungo il Fiume Sabato, al rione Libertà ed è di proprietà dall'impresa edilizia Conca al centro di un vertenza giudiziaria con il Comune che si trascina da qualche decennio. Per l'uomo un volo di circa tre metri. L'incidente e avvenuto intorno alle 23 di venerdì. Sono stati proprio i due rumeni che erano in zona, rispettivamente di 37 e 52 anni, a dare l'allarme facendo intervenire sul posto un'ambulanza del 118 che ha condotto l'uomo ferito presso il pronto soccorso dell'ospedale "San Pio" ed i carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Benevento per le indagini del caso.

I sanitari dell'ospedale hanno ricoverato il rumeno in codice rosso, essendo affetto da politrauma da caduta, da un trauma cranico e da contusioni anche in altre parti del corpo. L'edificio è oramai meta di extracomunitari senza casa che trascorrono in quei locali ormai devastati il loro tempo. Pertanto è probabile che i tre fossero in quel luogo in attesa di trascorrervi la notte. Un incidente che ha riportato alla ribalta la situazione di degrado in cui versano sia il palazzo che un'adiacente struttura destinata a garage e negozi. Si tratta di una parte di insediamento abitativo realizzato dall'impresa Conca. Il Comune di Benevento nel 1995 aveva approvato un programma di recupero del rione Libertà provvedendo alla realizzazione di interventi pubblici e privati. La licenza edilizia del Comune alla Conca giungeva nel 2020 ed avevano inizio un susseguirsi di vertenze giudiziarie a livello penale e amministrativo. Varie le motivazioni, dall'indisponibilità di alcuni suoli, alla denuncia di inadempienze, alla revoca della licenza da parte del Comune. La ditta ha in parte realizzato gli insediamenti, ma per tutte quella parti non completate in seguito alla revoca della licenza, si è instaurata un'ulteriore vertenza giudiziaria conclusasi con l'affermazione della non legalità della revoca della licenza.

La Conca pertanto ritiene di dover ricevere dal Comune per quello stop ai lavori non legale, una somma di circa due milioni euro.

Debito che è finito nel dissesto del Comune. La commissione che ha esaminato i vari debiti aveva escluso proprio quello di Conca. A seguire un nuovo procedimento giudiziario portato avanti da parte dell'avvocato della società Roberto Prozzo.

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Al legale è stato notificato lo scorso nove febbraio, un nuovo verdetto definitivo, avendo in precedenza espletato i vari gradi di giudizio, che ammette di nuovo la Conca tra i debitori dell'ente locale. In questi anni è andata avanti tra l' altro un fitto dialogo a base di note legali tra Conca e Palazzo Mosti. «Finora - afferma l'architetto del Comune preposto al settore lavori pubblici Antonio Iadicco - abbiamo proceduto presso quegli edifici ad un opera di bonifica. Abbiamo anche delimitato le strutture, ma in assenza di una definizione della vertenza non è possibile adottare ulteriori provvedimenti. C'è infatti una richiesta della ditta ad ottenere dei compensi. È un vero peccato tenuto conto che il ministero dell'Interno ha messo a disposizione degli enti alcuni finanziamenti per poter completare edifici da destinare ad alloggi dei senza dimora, in particolare degli stranieri che giungono sul nostro territorio».
 

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