«Non sussistono le condizioni minime sotto il profilo della sicurezza per lo svolgimento della manifestazione». Tanto per riassumere il testo della nota ieri dopo la riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Carlo Torlontano. Una seduta dedicata alla 43esima edizione della sagra dei funghi di Cusano Mutri, kermesse enogastronomica in programma da domani (sino al prossimo 15 ottobre) tra le più partecipate e apprezzate nel panorama regionale. Un vertice particolarmente atteso al quale hanno preso parte, oltre al prefetto, il questore Edgardo Giobbi, i comandanti provinciali di carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco, rispettivamente, Enrico Calandro, Eugenio Bua e Raffaella Pezzimenti e il sindaco di Cusano Giuseppe Maria Maturo.
L'attenzione si è concentrata sulla disamina del piano operativo e di emergenza presentati dal Comune il 15 settembre scorso in relazione ai rilievi ed alle osservazioni formulati nella precedente riunione del 7 settembre, «rilievi peraltro - si legge nella nota diramata dalla Prefettura - già oggetto, fin dagli inizi di agosto, di specifiche interlocuzioni del sindaco di Cusano Mutri con gli uffici della Questura». «Dall'esame della documentazione prodotta - prosegue il documento - essendo emerso che anche la nuova pianificazione non soddisfa quasi integralmente le prescrizioni della direttiva Piantedosi del 18 luglio 2018 recante "Modelli organizzativi e procedurali per garantire alti livelli di sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche" e della normativa vigente in materia, il Comitato ha ritenuto non sussistenti le condizioni minime, sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica, per lo svolgimento della manifestazione».
Una notizia che non ha fatto fatica a diffondersi in valle titernina specie tra i tanti operatori coinvolti nell'organizzazione, per i quali l'evento rappresenta un importante volano per l'economia locale in ragione delle decine di migliaia di visitatori: oltre 100 mila quelli registrati nelle ultime edizioni. Un successo di pubblico e di presenze ben rappresentato anche dagli inevitabili disagi per la circolazione stradale, per i parcheggi e, non da ultimo, per i residenti del centro storico. Una decisione che tuttavia potrebbe prestarsi nelle prossime ore a ulteriori evoluzioni e sulla quale non si è fatta attendere la replica della fascia tricolore cusanese.
«Ho appreso dai giornali della comunicazione arrivata dalla prefettura - le parole di Maturo -. Va chiarita subito una prima cosa: ad oggi (ieri ndr) non c'è alcun provvedimento ufficiale di sospensione della sagra. Il comitato ha ritenuto che non sussistano ancora le condizioni minime di svolgimento, esclusivamente sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica, basandosi su una serie di osservazioni. È assolutamente singolare che si sia subito interessata la stampa prima di consentire al Comune di corrispondere alle richieste effettuate. Tant'è che dalla fine dell'incontro al rientro in Comune ho subito chiesto agli uffici competenti di integrare le disposizioni di sicurezza secondo le richieste formulate. L'unico effetto del comunicato, che mi si consentirà di definire quantomeno improvvido, è stato quello di creare una situazione di confusione diffusa. Esattamente ciò che si mirava ad evitare. In ogni caso voglio tranquillizzare tutti i visitatori che questo venerdì la sagra avrà regolarmente inizio salvo un provvedimento ufficiale e motivato di sospensione».
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