«Salvataggio Amts: si venda
il parcheggio di Porta Rufina»

«Salvataggio Amts: si venda il parcheggio di Porta Rufina»
di Gianni De Blasio
Mercoledì 18 Settembre 2019, 11:12 - Ultimo agg. 12:12
3 Minuti di Lettura
Il fallimento può essere scongiurato. Ma ad una precisa condizione: la vendita dell'immobile del parcheggio di via Porta Rufina. È l'unica soluzione per poter evitare il default dell'Amts (Azienda Mobilità Trasporti Sannio) che ha cessato la sua attività in data 14 febbraio 2017. I consiglieri di amministrazione, in primis il presidente Stefano Bardari, hanno ieri trasmesso al Comune il piano di concordato consegnato in bozza, unitamente alla proposta.
 
All'assemblea totalitaria, per il Comune erano presenti il sindaco Clemente Mastella e l'assessore al Patrimonio Maria Carmela Serluca, mentre il cda era rappresentato da Bardari, Attilio Cappa e Emilio Cassandro; per il collegio sindacale, il presidente Domenico Malgieri, Mauro Regardi e Massimiliano Nave. «Stiamo lavorando per scongiurare il fallimento. Ritengo che, con la buona volontà di tutti, ce la possiamo fare», aveva detto Bardari. Ma la «buona volontà» richiamata dal presidente del cda, oggi si traduce nella richiesta al Comune, socio unico, di confermare l'apporto di finanza esterna che, tradotto, equivale all'alienazione del parcheggio di via Porta Rufina. Dalla vendita della struttura, inaugurata nell'ottobre 2012, e rimasta in esercizio poco più di quattro anni, sino alla scadenza della proroga che il giudice Michele Cuoco aveva accordato al Comune di Benevento per far funzionare l'Amts, si dovrebbe ricavare 1 milione 370mila euro, come da stima effettuata dall'architetto Alessandro Bellarosa, cui è stato affidato l'incarico di valutare pure i beni mobili ed immobili dell'Azienda.
Il piano, redatto dall'advisor legale, lo studio Di Sabato di Napoli, nonché dall'advisor finanziario Giovanna Centrella, prevede un soddisfacimento dei creditori pari al 25 per cento di quanto vantato; nell'ipotesi del fallimento, il loro credito sarebbe pari a zero.
IL PATRIMONIO
Ricordiamo che la totalità patrimoniale dell'Amts è rappresentata da una disponibilità liquida pari a circa 1.350.000 euro; il patrimonio immobiliare è costituito da 18 box sotto il parcheggio di via del Pomerio, per un valore di circa 230mila euro; ammonta ad 80mila euro il patrimonio di beni mobili, oltre ad un credito vantato nei confronti del Comune ormai svalutato, in quanto, a seguito del dissesto, si è ridotto a 600mila euro circa poiché non potrà essere pagato al 100%. Oltre ad una somma irrilevante derivante da crediti minori. Ulteriori 350mila euro potrebbero venire dal Ministero della Giustizia, sarebbero le spese da recuperare per le procedure di fallimento: tramite lo studio Di Sabato, è stato citato lo stesso Ministero. Sono stati riscossi, invece, i canoni dovuti per il 2018 dalla Trotta Bus per locazioni ed usufrutto di autobus. I canoni 2019 (2.000 euro più Iva) sono in fase di riscossione.
I DEBITI
I debiti dell'Azienda, invece, ammontano a circa 7 milioni. Il consiglio di amministrazione ha fatto notare ieri di aver portato a termine il mandato, verificando le condizioni per poter evitare il fallimento. Il sindaco, preso atto della situazione, si è riservato di sottoporre la proposta di concordato, così come redatta, al consiglio comunale. Il piano, comunque, è stato già inviato a Maurizio Corciulo, un commercialista di Napoli, per l'attestazione, così come pure ad Alessandra Luciano: c'era da verificare la rispondenza agli articoli 161 e 160 della legge fallimentare. Entrambi hanno già trasmesso nota all'Amts con la quale escludono criticità sia rispetto al piano di concordato che alla proposta. Intanto, si attende pure l'esito della decisione che assumerà la Cassazione, nell'udienza del 6 ottobre, dove l'Amts risulta costituita con l'assistenza dell'avvocato Andrea Abbamonte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA