Samte, l'ora della spending review:
«Eliminare tutte le spese possibili»

Samte, l'ora della spending review: «Eliminare tutte le spese possibili»
di Gianni De Blasio
Venerdì 19 Luglio 2019, 12:30
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La delibera non è stata sospesa, ma il tavolo tecnico che si dovrà occupare della gestione del ciclo dei rifiuti è ormai realtà, ed è già convocato per le 10 di martedì prossimo: lo presiede Antonio Di Maria (in sua assenza il capo della segreteria politica Renato Parente), lo compongono diversi sindaci: Clemente Mastella (Benevento), Marino Corda (Apollosa), Domenico Matera (Bucciano), Domenico Parisi (Limatola), Pasquale Carofano (Telese), nonché il presidente dell'Ato rifiuti Pasquale Iacovella, il segretario generale della Provincia Franco Nardone, il responsabile del servizio Tutela Ambiente dello stesso ente, Gennaro Fusco, il responsabile dell'Avvocatura Giuseppe Marsicano, della Gestione economica Serafino De Bellis. Oltre a un rappresentante che l'Anci regionale vorrà designare.
 
Il presidente Di Maria, quindi, ha firmato il decreto relativo all'organo di confronto, deputato a ricercare soluzioni in materia di rifiuti e, soprattutto, evitare l'ulteriore aumento di 14,57 euro che lui stesso ha deliberato. Anche se non è proprio questo l'aggravio collocato in cima ai pensieri dei cittadini, preoccupati più dai picchi che i gestori stanno imponendo ai costi del conferimento (la Gisec che gestisce lo Stir di Santa Maria Capua Vetere, ha scritto ai Comuni richiedendo ben 71 euro in più a tonnellata, balzando da 189 a 260 oltre iva), ma l'aumento della Provincia è visto come la classica goccia che fa traboccare il vaso, aggiungendosi a bollette già esorbitanti. In sostanza, faceva notare l'amministratore unico della Samte Carmine Agostinelli, che da pochissimi mesi si è ritrovato questa patata bollente tra le mani (non a caso due suoi predecessori si sono dimessi ndr.), sulla bolletta 2019, si va a incidere per 10 euro pro capite, poiché 4,57 euro vanno caricati sull'anno prossimo; dei 10 euro, peraltro, 5,57 riguardano la gestione delle discariche post mortem, quota che i Comuni hanno già dovuto prevedere. Nel riequilibrio di bilancio, quindi, occorrerà reperire la somma di euro 4,43 per abitante. Ma, se ciò è vero, un intoppo insormontabile potrebbe rivelarsi la mancata sospensione dell'atto deliberativo laddove Di Maria ha stabilito l'aumento di 14,57 euro. I revisori dei conti, a partire da quelli di Benevento, sono riluttanti nell'esprimere parere favorevole sul permanere degli equilibri di bilancio senza aver caricato pure la somma corrispondente alla fattura Samte.

Dal suo canto, il presidente Di Maria non avrebbe ricevuto il placet dai funzionari della Rocca, perplessi circa l'ipotesi della sospensione. Circa i costi fissi della Samte, Di Maria ha chiesto ad Agostinelli di contenerli, tagliando laddove possibile. «In merito ai 300mila, nessuna di queste obbligazioni è stata contratta da noi precisa l'amministratore unico -. Anzi, la mia attività, dal primo giorno, è stata proiettata al contenimento della spesa. Non ho proceduto neanche alla nomina del direttore tecnico (funzione che di fatto sto svolgendo io con l'ausilio del personale tecnico della Samte) che, nei mesi prima che arrivassi, costava 8.300 euro + iva e cassa al mese: in un anno 126.372,48 euro. La mia è un'attività di rigoroso controllo della spesa. Ho fatto, e sto continuando a fare, uno studio approfondito ed ho fornito un quadro chiarissimo dell'attuale condizione. E sto procedendo ad un'ottimizzazione dei costi, che porterà a breve ad una revisione dei contratti. Accanto a questo ho fatto un'intensa attività di pianificazione. Oggi c'è una conoscenza di tutto, una pianificazione chiara, una proiezione esatta delle attività».

Tra le spese maggiori, 37.500 euro per canone locazione della sede, condominio, utenze varie; 60.000 per incarichi legali, oltre a 27.600 per una consulenza legale; 9.000 per il medico competente; 5.000 per l'advisor legale (fase finale), altrettanti per l'advisor finanziario (fase finale).
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