Una ragazza di 18 anni ha denunciato di aver subito violenze sessuali da due coetanei. La violenza sarebbe stata compiuta a fine maggio in valle Caudina ma ora si sono concretizzati i primi accertamenti da parte della magistratura. Le indagini sono scattate dopo la denuncia in Questura, ora ci sarà un momento decisivo per stabilire le modalità dell'accaduto e soprattutto per verificare il fondamento della denuncia nel corso di un incidente probatorio fissato per martedì prossimo dal Gip Vincenzo Landolfi. Su richiesta del sostituto procuratore Maria Colucci e dell'avvocato Antonio Leone, che assiste la vittima della violenza. La diciottenne, pertanto, dovrà rendere testimonianza su quanto a denunciato. Lo farà nel pomeriggio del 13 luglio al Palazzo di Giustizia. All'incidente probatorio sarà presente sia il Gup Landolfi, sia il sostituto procuratore Colucci. I due indagati hanno 18 e 19 anni e sono entrambi di Tocco Caudio e incensurati: i loro difensori sono Raffaele Scarinzi e Marianna Febbraio.
Secondo quanto denunciato, la giovane, che risiede a Montesarchio, la mattina del 30 maggio aveva conosciuto il 18enne.
Anche in questo secondo caso la diciottenne ha denunciato di aver subito una nuova violenza sessuale. Una volta tornata a casa, questa volta, visibilmente sconvolta aveva raccontato ai familiari l'accaduto in tutti i dettagli, in particolare a un fratello che lavora in una città del nord, che senza indugi l'aveva convinta a recarsi presso la Questura di Benevento, dove è stata presentata la denuncia. Qui, presso la Squadra Mobile, diretta dal vice questore Flavio Tranquillo, esiste una sezione che indaga appunto sui reati di violenza sessuale e di stalking.
I poliziotti, dopo aver raccolto la denuncia, hanno subito avviato le indagini e hanno ascoltato alcune persone informate sui fatti. Così gli atti, con la denuncia della diciottenne e i primi elementi raccolti, sono stati inviati alla Procura di Benevento, dove opera uno speciale gruppo di magistrati che applica il «Codice rosso», normativa che dal 2019 ha innovato e modificato la disciplina penale e processuale sulle violenze ai danni delle donne. Il difensore della ragazza che ha denunciato le violenze ha fatto anche presente che la sua assistita è portatrice di patologie, già accertate da precedenti visite mediche. Pertanto non si esclude che all'incidente probatorio possa intervenire anche uno psicologo in modo da poter facilitare l'interrogatorio a cui sarà sottoposta la diciottenne.