All'alba di ieri, il fumo era bianco. Verso sera, sempre più debole, fino a sparire. L'imponente colonna nera, alta e minacciosa, solo un lontano ricordo. C'era, però, l'odore acre della plastica in fumo e tanta preoccupazione per le dimensioni preoccupanti di una tragedia ambientale e del dramma umano di proprietari, lavoratori e cittadini. Alcuni, costretti a lasciare le proprie abitazioni, a scopo precauzionale. E mentre, intorno a mezzogiorno, in via Caracciano arrivava il laboratorio mobile dell'Arpac per l'analisi della qualità dell'aria, primo sopralluogo della Procura e, in prefettura, vertice istituzionale. All'incontro hanno partecipato il prefetto, Carlo Torlontano, il comandante provinciale vigili del fuoco, Raffaella Pizzimenti, la direttrice del Dipartimento provinciale dell'Arpac, Elina Barricella, il sindaco di Airola, Vincenzo Falzarano, il capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio che, presente in città per impegni istituzionali, ha voluto manifestare la sua vicinanza alle istituzioni e alla comunità locale.
Nel corso dell'incontro è stato chiarito che «l'incendio ha assunto vaste proporzioni e si è propagato anche al vicino deposito della società Tta e ha originato una densa nube di fumo di colore scuro. Per tali motivi è stata subito allertata l'Arpac per una preliminare analisi sull'incidenza dei fumi sulla qualità dell'aria». Dal summit è emerso che «tenuto conto delle particolari condizioni meteoclimatiche, della forte ventilazione nel corso dell'evento e della conseguente diluizione dei contaminanti, è ragionevole ipotizzare livelli di inquinamento non eccessivamente preoccupanti. I risultati acquisiti dalla rete fissa regionale di controllo della qualità dell'aria rivelano valori di pmi non superiori ai limiti di legge». Tuttavia, si precisa che «una più puntuale analisi nell'area interessata dall'incendio potrà aversi nelle prossime ore, sulla base degli esiti dei rilievi dei campionatori mobili passivi a simmetria radiale, per la rilevazione di composti organici volatili e di quelli ad alto flusso, per la rilevazione di diossine e furani, che l'Arpac ha già provveduto ad installare in loco». A scopo precauzionale, è stato suggerito ai sindaci dei Comuni limitrofi, di adottare ogni utile iniziativa per limitare la circolazione delle persone. Intanto, il Comune di Airola ha attivato il Centro Operativo Comunale che continuerà a monitorare la situazione e a fornire ogni utile supporto alla popolazione».
Intanto, interviene l'azienda. La Sapa, con una nota, conferma che «l'incendio presso l'hub logisitico di Airola, dove sono stoccati i prodotti finiti, destinati ai clienti, con materiali al 100% riciclabili, non ha causato feriti. Le fiamme si sono propagate al tetto, scatenando un incendio di vaste dimensioni anche a causa del forte vento. L'hub logistico era dotato di videocamere di sorveglianza, l'azienda impiegherà tutte le forze necessarie per identificare assieme alle autorità le cause dell'accaduto». La Sapa sottolinea che «in relazione ai fumi provocati dalle fiamme, i primi dati dell'Arpac di monitoraggio della qualità dell'aria, non hanno registrato superamenti dei limiti di legge in nessuno dei parametri normati».
Si fa sentire anche Legambiente Campania. «In attesa che la magistratura e le forze dell'ordine accertino le cause del grave incendio scrive la presidente Mariateresa Imparato - è fondamentale mettere in campo tutte le misure necessarie per garantire la salute dei cittadini e per monitorare gli eventuali danni ambientali. Sorvegliati speciali devono essere gli impianti che trattano rifiuti, ma anche gli insediamenti produttivi che lavorano materiali altamente infiammabili». Intanto, la cittadinanza di Airola, e non solo, chiede chiarezza sulla reale entità del danno ambientale. E mentre si attendono oggi i dati Arpac inerenti il territorio comunale, un gruppo di cittadini si sta organizzando via Facebook per costituire un «comitato ambiente». Tra i tanti, anche Bartolomeo Laudando, ex consigliere di opposizione che, domani ospiterà una riunione, alle 17, presso la propria abitazione. «Aderiremo al comitato per intraprendere questa lunga e durissima battaglia scrivono sperando di sopravvivere al danno causato».
Il sindaco di Airola, Vincenzo Falzarano, invece, ha sospeso le attività didattiche, anche per la giornata di oggi, integrando la sua ordinanza, con il divieto di pascolo, la sospensione del consumo di frutta e ortaggi da terreni interessati dall'incendio, di alimenti esposti per la vendita e dell'attingimento di acqua ai fini alimentari o per uso irriguo da vasche e pozzi non protetti.