Schianto con lo scooter, muore a 16 anni:
«Flavio in classe aiutava tutti»

Schianto con lo scooter, muore a 16 anni: «Flavio in classe aiutava tutti»
di Oreste Tretola
Lunedì 17 Gennaio 2022, 09:33 - Ultimo agg. 19:27
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«Una tragedia che ci lascia increduli». La voce, rotta dalle lacrime, della dirigente dell'Istituto tecnico industriale «Giambattista Bosco Lucarelli» Maria Gabriella Fedele racconta il dramma dell'intera comunità scolastica per la tragica morte, ad appena 16 anni, di Flavio Ventura. «Siamo vicini - dice - alla famiglia. Perdiamo un ragazzo splendido, solare, che amava la scuola. Si assentava pochissimo ed era sempre in prima fila, in questo difficile periodo, per aiutarci a mantenere il rispetto delle norme. Era sempre presente alle nostre manifestazioni. Flavio sapeva apprezzare la vita. Siamo rattristati, costernati e addolorati, la sua scomparsa lascia un segno indelebile in noi. Ci avrebbe potuto dare ancora tantissimo, ma è stato sottratto precocemente agli aspetti più belli dell'adolescenza. Come istituto lo ricorderemo con il suono della nostra sirena e in rigoroso silenzio. Ho lasciato a ragazzi e docenti la libertà di scegliere il modo migliore per ricordare Flavio».

In mattinata, alle 12, le lezioni si fermeranno e sarà osservato un minuto di silenzio, con volo di palloncini e il suono della sirena per salutare il ragazzo. Gli amici hanno preparato anche uno striscione. Maria Antonietta Tedino, docente Italiano e Storia, è una seconda madre per gli alunni della sezione terza meccanica B dell'istituto: «Non ho parole per esprimere questo dolore. Flavio era un figlio per me, come tutti i suoi compagni di classe.

Li avevo dal primo anno e li stavo guidando nella crescita dice la professoressa -. Sabato ci siamo visti e salutati per l'ultima volta. Il pensiero di non rivederlo più è impossibile da accettare. Parliamo di uno studente sempre presente in qualsiasi attività e nella vita scolastica, sempre pronto ad aiutare noi professori e i suoi compagni; era anche candidato come rappresentante d'istituto. Recentemente aveva preso parte alla nostra iniziativa teatrale. Flavio era una figura umana di grande valore e con grandi sentimenti. Siamo tutti provati per la sua perdita. Sono stata in visita dai genitori che in questo momento hanno bisogno della nostra vicinanza e del nostro supporto. La nostra scuola perde uno studente insostituibile».

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Un ricordo della generosità e della semplicità di Flavio arriva dalle parole dell'amico fraterno Carlo: «Ho tanti ricordi bellissimi di Flavio. Siamo sempre stati uniti e non abbiamo mai litigato, ci aiutavamo a vicenda. All'ultima interrogazione ho preso un buon voto grazie a lui. L'ho studiata con i suoi appunti, precisi e chiari. Studiavamo spesso insieme. Era uno dei più diligenti della classe e aiutava tutti. Non era mai geloso, un altruismo raro. Avevamo in programma di andare a vedere una gara insieme, perché Flavio era un grande appassionato di Formula 1 e Moto GP. I suoi idoli erano Charles Leclerc e Valentino Rossi. L'ultimo gran premio di Formula 1 lo avevamo guardato insieme. Era legatissimo alla sua famiglia, per sua sorella avrebbe fatto di tutto. Avevamo passato il sabato insieme, era andato a mangiare qualcosa prima di tornare a casa. Poi mi è arrivata una telefonata che mi ha lasciato senza respiro. È un dolore enorme». Disperazione e incredulità regnano nella zona Santa Colomba, dove Flavio era residente. Due mazzi di fiori sono stati apposti sul viadotto dove si è verificato il fatale incidente. Gli studenti dell'istituto «Lucarelli» hanno mostrato il loro cordoglio con un post dedica su Instagram: «Ciao Flavio, ci mancherai Riposa in pace». Sulla homepage del sito dell'istituto di viale San Lorenzo è comparsa la scritta «Ciao Flavio». La notizia si è sparsa velocemente in città, trasformando la domenica, solitamente giorno di gioia, in un giorno di inenarrabile tristezza.

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