Scuola, ripresa a ostacoli: da settembre
nove istituti con dirigenti «part time»

Scuola, ripresa a ostacoli: da settembre nove istituti con dirigenti «part time»
di Maria Sara Pedicini
Mercoledì 4 Agosto 2021, 09:01
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Dirigenti scolastici, l'effetto combinato di un buon numero di pensionamenti, alcuni trasferimenti e poche immissioni in ruolo lascia «sguarniti» per il prossimo anno scolastico ben 9 istituti, di ogni ordine e grado, del capoluogo e della provincia. Da settembre, infatti, non potranno contare su una guida in esclusiva l'istituto comprensivo di Pietrelcina, quello di San Bartolomeo in Galdo, il «De Blasio» di Guardia Sanframondi e l'istituto comprensivo di Vitulano. Passando alle scuole superiori, stessa sorte accomunerà il «Medi» di San Bartolomeo in Galdo, il «Don Peppino Diana» di Morcone, e, nel capoluogo, il «Palmieri-Rampone-Polo» e l'istituto alberghiero «Le Streghe».
Nove istituti destinati ad essere affidati a un reggente, dunque, su un totale di 53 complessivamente operativi sul territorio sannita. In percentuale poco meno del 20%, in ogni caso molti più che in passato, quando finire «in reggenza» era in genera la conseguenza della perdita di autonomia legata alla contrazione della popolazione scolastica. Un primo passo, spesso, verso la fusione o l'accorpamento che dir si voglia, come testimonia del resto la denominazione del «Palmieri-Rampone-Polo». Questa volta invece lo scenario è diverso, e riguarda realtà piccole, medie e grandi in termini non solo di utenza ma anche di complessità: negli istituti superiori coinvolti, infatti, sono presenti diversi indirizzi di studio, e diverse articolazioni dei vari indirizzi.


Ma procediamo con ordine. I trasferimenti dei dirigenti erano stati formalizzati dall'Ufficio scolastico regionale lo scorso 14 luglio, sancendo il passaggio di Teresa De Vito dall'alberghiero al liceo classico «Giannone» e di Angela Maria Pelosi dal «Galilei-Vetrone» di Benevento al «Telesia» di Telese Terme. Al suo posto, in arrivo dall'istituto comprensivo «Vanvitelli» di Airola, Giovanni Marro, il che ha consentito a Giovanna Falzarano di rientrare in provincia congedandosi dall'istituto comprensivo «Caruso» di Altavilla Irpina. Aldo Sarchioto, proveniente dall'istituto comprensivo «Da Vinci» di Limatola, ha invece ottenuto il trasferimento all'istituto d'istruzione superiore «Aldo Moro» di Montesarchio.
Una manovra che, con un solo ingresso da fuori provincia, ha coperto solo alcune delle caselle lasciate libere dai pensionamenti.

Nei giorni successivi l'elenco di tutti gli istituti destinati a rimanere da settembre senza vertice è stato messo a disposizione dei dirigenti neoimmessi in ruolo: solo 9, a fronte di una un numero di sedi libere, nell'intera Campania, decisamente superiore. La scelta andava operata entro il 31 luglio, e subito dopo l'Ufficio scolastico regionale ha comunicato l'esito: nel Sannio solo l'istituto comprensivo di Limatola è stato indicato come sede da una neodirigente, Rosalia Manasseri.

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Le ragioni del ridotto numero di immissioni in ruolo sarebbe da ricercare, secondo fonti sindacali, anche nel fatto che molti dirigenti, in tutta Italia, conservano la titolarità presso gli istituti di nomina pur essendo distaccati, per uno o più anni, presso uffici periferici o centrali del ministero di riferimento, presso gli stessi sindacati, presso altre realtà. In pratica se tornassero in sede «liberando» i sostituti pro tempore si determinerebbe un effetto domino in grado di coprire molte delle caselle rimaste vuote, se non tutte.
Imminente, a questo punto, la ripubblicazione dell'elenco delle sedi disponibili con l'avviso-invito a farsi avanti per i dirigenti disposti a farsi carico di un ulteriore istituto, in cambio di una contropartita economica molto ridotta. Una scelta coraggiosa, se non addirittura avventata, dopo due anni vissuti pericolosamente, con le gravose responsabilità legate al Covid che si sono aggiunte a quelle ordinarie previste della normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.

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