Minacce e spari davanti all'abitazione di un uomo: è accaduto domenica pomeriggio, a Tocco Caudio, ma la notizia è stata resa nota ieri dai carabinieri. Diversi colpi di pistola sono stati sparati nei pressi dell'abitazione di un 52enne del posto. Fortunatamente, gli spari erano tutti diretti verso il basso e questo ha scongiurato un tragico epilogo. Un colpo dietro l'altro, probabilmente tre, per poi risalire a bordo dell'auto e fuggire. A sparare è stato un uomo, residente nella vicina Campoli del Monte Taburno e ad accompagnarlo con un fuoristrada è stato un suo familiare.
Non è ancora chiaro il movente che avrebbe spinto l'uomo ad agire e utilizzare l'arma: a far luce sulla vicenda saranno i carabinieri che domenica pomeriggio sono tempestivamente intervenuti sul luogo. Nel frattempo i due uomini, un 33enne e un 43enne, entrambi di Campoli, sono stati denunciati a piede libero in quanto ritenuti responsabili di porto illegale di armi e minaccia aggravata. Erano circa le 17 quando il 52enne di Tocco Caudio, che era davanti alla sua abitazione, si è reso conto dell'arrivo del fuoristrada con a bordo i due uomini, a lui noti. Secondo una prima ricostruzione, una volta giunti nei pressi della casa dell'uomo, uno dei due è sceso dal veicolo e ha impugnato un'arma, una pistola calibro 9 per 21, legalmente detenuta. Dopo pochi secondi ha cominciato a sparare prendendo di mira il manto stradale. Dalla pistola sarebbero partiti tre colpi, nessuno di questi era diretto verso l'uomo o la sua casa. Non ci sono stati feriti ma è stato comunque tanto lo spavento per il 52enne che, poi, ha allertato la centrale operativa del 112. Sul posto sono immediatamente giunti i carabinieri della stazione locale di Cautano e, successivamente, sono intervenuti anche i militari del nucleo operativo della compagnia di Montesarchio. I militari dell'Arma sono riusciti a identificare subito i due responsabili e li hanno sottoposti a perquisizione personale e domiciliare. Inoltre, hanno anche trovato e sequestrato l'arma da fuoco, utilizzata poco prima.
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I carabinieri, giunti sul posto, hanno ascoltato la versione dell'uomo per ricostruire la dinamica dell'accaduto e hanno perlustrato tutta l'area che circonda l'abitazione della vittima e proprio durante il sopralluogo i militari dell'arma hanno trovato, davanti al portone dell'abitazione, sull'asfalto, tre bossoli. Adesso a far luce sulla vicenda saranno le forze dell'ordine e, nel frattempo, i militari hanno avviato le indagini per cercare di capire i motivi del gesto. Stando alle prime ipotesi non si tratterebbe di una discussione isolata o di una lite, ma il movente avrebbe origini diverse. Secondo gli inquirenti, tra la famiglia dei due denunciati e quella del 52enne, in passato, potrebbero esserci stati dei dissidi e che avrebbero, probabilmente, causato la «spedizione» da parte dei due campolesi. La denuncia nei confronti dei due, appartenenti allo stesso nucleo familiare, è scattata dopo aver ascoltato i testi e un accurato sopralluogo sul posto: elementi che hanno fatto emergere la necessità di far scattare il provvedimento.