Spese legali all'Asl di Benevento,
indagati due dirigenti e 10 avvocati

Spese legali all'Asl di Benevento, indagati due dirigenti e 10 avvocati
di Enrico Marra
Venerdì 19 Luglio 2019, 12:30
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Per irregolarità nelle spese legali dell'Asl risultano indagati due dirigenti del settore e dieci avvocati. Viene contestato loro il reato di abuso di ufficio in concorso. Ieri mattina la Procura della Repubblica, diretta da Aldo Policastro, con il sostituto procuratore Francesca Saccone, ha avanzato la richiesta di conclusione delle indagini affidando le notifiche alla Guardia di Finanza che, in questi anni, ha condotto gli accertamenti.
 
Gli indagati sono Antonio Mennitto, 54 anni, beneventano, Caterina Costantini, 68 anni, di San Marco dei Cavoti, che sono stati - in periodo diversi - dirigenti del settore legale dell'Asl, e gli avvocati Giovanna Perna, 47 anni, di Melizzano, Luigi D'Arienzo, 60 anni, Claudio Conte, 50 anni, Antonio Lonardo, 56 anni, Annalisa Iannella, 42 anni, Antonio Caroscio, 75 anni, Nicola Lauro, 56 anni, tutti beneventani. E ancora Vittorio Luigi Fucci, 59 anni, di Airola, Pietro Iuliano, 57 anni, di San Nicola Manfredi, Rossella Aufiero, 48 anni, di Campobasso. Tutti gli indagati, ora, hanno venti giorni di tempo per presentare documenti o chiedere di essere ascoltati per chiarire la propria posizione. Solo dopo questo ulteriore accertamento il magistrato tirerà le conclusioni per un eventuale richiesta di rinvio a giudizio.

L'indagine si inserisce nell'ambito di controlli effettuati dalla Guardia di Finanza che presero il via nel novembre del 2012, quando effettuarono una perquisizione presso la sede dell'Asl in via Oderisio e via Mascellaro, con il sequestro di ventimila mandati di pagamento emessi negli anni precedenti. E gli accertamenti della Finanza hanno portato ad altri procedimenti, tuttora in corso davanti ai magistrati della sezione penale. Gli accertamenti fanno riferimento al periodo che va dal 2011 al 2015.

Tra l'altro era stato presentato, su questa problematica, anche un dossier dall'avvocato Roberto Prozzo, difensore dell'allora direttore generale Michele Rossi. Nel mirino degli inquirenti è finito un presunto vantaggio patrimoniale che avrebbero realizzato i legali che erano stati incaricati di rappresentare l'Asl nei vari giudizi.

I dirigenti dell'Azienda sanitaria, secondo l'accusa, omettevano i controlli sulla determinazione dei compensi richiesti dai professionisti. Inoltre, attestavano che le fatture fossero conformi all'ordine e al prezzo pattuito. E, ancora, riconoscevano onorari per attività di «domiciliazione» non dovuti. In base all'accusa le somme contestate ai legali sono comprese tra un minimo di 15mila euro a un massimo di 247 mila.

Gli indagati sono difesi, al momento, dagli avvocati Vincenzo Regardi, Camillo Cancellario, Vincenzo Sguera, Sergio Rando, Angelo Leone e Giancarlo Di Gregorio. Nelle prossime ore sono previste altre nomine. Tra l'altro, la richiesta di chiusura delle indagini arriva qualche mese prima di una possibile prescrizione.
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