I sindacati dopo l'incidente alla stazione:
«Basta morti, servono risorse e interventi»

incidente stazione
incidente stazione
di Antonio N. Colangelo
Martedì 4 Febbraio 2020, 08:00 - Ultimo agg. 5 Febbraio, 07:19
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Rabbia, rammarico, cordoglio nei riguardi dei familiari della vittima e disappunto per il «disinteresse con cui la politica nazionale affronta la tematica sicurezza sul posto di lavoro». Questo lo stato d’animo espresso in maniera unanime dai rappresentanti delle realtà sindacali sannite in seguito all’incidente mortale verificatosi nella stazione centrale. «È inaudito che un padre di famiglia esca la mattina per guadagnarsi da vivere e faccia ritorno a casa in una bara - dice il segretario provinciale Cgil Luciano Valle - A quante altre tragedie simili dovremo assistere inermi prima che vengano presi seri provvedimenti? Quante altre famiglie si ritroveranno devastate dal dolore prima che si decida di intervenire? Noi della Cgil ci battiamo da tempo immemore affinché la questione della sicurezza sul lavoro diventi prioritaria nell’agenda del governo ma sembra che le forze politiche preferiscano dedicare la loro attenzione a problematiche che non esisterei a definire inesistenti, senza affrontare la reale emergenza delle morti bianche. Bisogna accendere le luci sulla questione, smettere di assumere un atteggiamento passivo e indifferente e implementare gli organi ispettivi».

A rincarare la dose è Giuseppe Anzalone della Filt-Cgil di Benevento e Avellino: «Da padre di famiglia, mi vengono i brividi al solo pensiero di quel che dovranno affrontare i familiari della vittima in queste drammatiche ore. Il numero delle morti sul lavoro in Italia ha raggiunto numeri inaccettabili ed è vergognoso il modo in cui la politica nazionale tratta la tematica della sicurezza. Un Paese che si definisce civile non può restare impassibile dinanzi a tali tragedie. Come sindacato, pretendiamo nuove leggi, controlli maggiori, efficienti e accurati».
In sintonia Fulvio Pirchio, segretario provinciale edili Cisl: «Lo scenario è inaccettabile. Quanto accaduto deve indurre a riflettere sulla necessità di migliorare le condizioni di sicurezza nei cantieri, sensibilizzare la popolazione e tutelare la dignità di ogni singolo lavoratore».
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