Stoccaggio rifiuti a Ponte Valentino, percorso in salita: 26 rilievi alla Seif

Stoccaggio rifiuti a Ponte Valentino, percorso in salita: 26 rilievi alla Seif
di Paolo Bocchino
Domenica 10 Luglio 2022, 11:52
4 Minuti di Lettura

Una banale piazzola di trasferenza per rifiuti organici, probabilmente maleodorante e insicura. È il quadro decisamente non incoraggiante prospettato dall'Ufficio valutazioni ambientali della Regione in risposta alla Seif, azienda che propone la realizzazione di una piattaforma per lo stoccaggio di 225mila tonnellate di rifiuti pericolosi e non, in zona Asi a Ponte Valentino. Lo staff regionale ha depositato i rilievi alla istanza di Seif per la «Verifica di valutazione impatto ambientale per riesame con valenza di rinnovo e modifica sostanziale impianto». La società con radici caudine punta a innestare sulla vecchia Autorizzazione integrata ambientale del 2010 un nuovo nulla osta finalizzato essenzialmente al conferimento di ingenti quantitativi di scarti organici. Ben 21mila tonnellate l'anno, una quota che vale più della metà dei rifiuti biodegradabili prodotti nel Sannio. Facile presagire che l'operazione potrebbe provocare impatti sulla vivibilità, in termini di traffico e per le emissioni. Rischi che del resto sono corroborati da quanto avvenuto 3 anni fa nella struttura, con l'intervento di Arpac e carabinieri forestali e del Noe fino al sequestro temporaneo. Non a caso a Ponte Valentino è tornato a salire l'allarme degli operatori dell'agroalimentare, a partire dai big come Nestlé e Rummo che seguono con attenzione l'evolversi dell'iter avviato da Seif, ulteriore richiesta dopo quella bocciata in dicembre dagli organismi regionali.


Non sembra avviato su un cammino più agevole il nuovo tentativo di Seif. Sono 26 i dubbi sollevati dall'Ufficio Via della Regione nelle 11 cartelle della «Richiesta chiarimenti e integrazioni» trasmessa nei giorni scorsi al proponente. Un articolato dossier nel quale rilievi formali e obiezioni sostanziali si fondono. La dirigente Simona Brancaccio e il coordinatore Antonio Ronconi mettono in forse la «coerenza del progetto con il quadro programmatico», innestandosi sulle osservazioni dell'Asi: «Il Comitato direttivo con delibera del 27 maggio 2022 - ricorda la Regione - rappresenta che il progetto non sarebbe conforme agli strumenti di pianificazione e al regolamento approvato dal Consiglio».

Regolamento che dal 2020 esclude l'insediamento di impianti per rifiuti organici. In merito al «calcolo delle potenzialità», i tecnici regionali ravvisano incongruenze tra i «300 giorni lavorativi l'anno» indicati in una sezione del progetto mentre in un'altra parte si parla invece di «attività svolte su un unico turno lavorativo di 8 ore, dal lunedì al venerdì, per tutto l'anno».

Ma il cuore delle obiezioni riguarda la tipologia dei rifiuti. Da Napoli si impone all'azienda di «argomentare dettagliatamente, dall'ingresso all'uscita dall'impianto, le modalità di gestione dei rifiuti Eer 200108 (scarti di mense e cucine, ndr) per i quali è previsto un considerevole incremento». Non mancano preoccupazioni sulle emissioni odorigene: «Al fine di escludere che l'odore provocato dall'attività impatti sul territorio, e soprattutto che non ne pregiudichi l'utilizzo in accordo con gli strumenti di programmazione - scrivono i tecnici di Palazzo Santa Lucia - è necessario che i risultati della valutazione previsionale di impatto siano presentati secondo le linee guida». Timori anche in merito al percolato: «Si chiede di illustrare le modalità di gestione dei reflui generati nello stabilimento e stoccati». Obiezioni che vengono sinteticamente condensate dal rilievo numero 23 sui «Rapporti di coerenza con gli strumenti pianificatori»: Nel progetto viene dichiarato che la tipologia 200108 (biodegradabili, ndr) effettuerà la Messa in riserva di rifiuti da avviare a recupero. La Seif intende quindi ospitare provvisoriamente il transito di tali rifiuti in attesa di trasferirli in apposite discariche o in luoghi di stoccaggio e smaltimento definitivo. Si chiarisca in dettaglio in cosa tale processo differisce da quello di trasferenza». Una dura stoccata che potrebbe preludere a una bocciatura bis. Ma Seif ha 30 giorni per avanzare le proprie controdeduzioni.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA