«Solo con l'energia femminile una società ha davvero chance di sviluppo»

convegno streghe
convegno streghe
di Annalisa Ucci
Domenica 7 Ottobre 2018, 18:10
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BENEVENTO - «Streghe, Sante e altre signore. Figure, espressioni e pratiche della corporeità nel Mezzogiorno» il tema del partecipato convegno che si è tenuto a Palazzo Paolo V. Un’indagine tutta al femminile attraverso la storia e le discipline pertinenti, atte a spiegare e rendere omaggio alla donna, strega, icona della nostra città, tra passato e contemporaneità. Magia e religiosità, sacro e profano, la donna Janara rappresenta l’emancipazione femminile attraverso i secoli, l’affermazione della donna nella società che, ancora oggi, lotta per liberarsi da pregiudizi, etichette convenzionali. «Siamo a Benevento ed è naturale parlare di streghe legate a una tradizione secolare. A leggende, a miti, a credenze di livello locale» afferma Ignazio Buttitta, docente presso l’Università degli Studi di Palermo. «In realtà la figura della strega, come accertato dalla storiografia, è una delle tante figure legate ad un immaginario sacro femminile, di derivazione certamente precristiana, che poi è stata demonizzata al momento dell’evangelizzazione».
Figure del sacro femminile ambigue, dotate di poteri positivi o negativi, che vanno coltivate attraverso una serie di ritualità che si sono evolute e trasformate nel tempo. Le streghe sono simbolo identitario di Benevento e lo sono state nel tempo, una volta simbolo inquietante , oggi un simbolo positivo. Ha spiegato Marino Niola, docente presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli: «Nell’epoca del Mee Too e dell’energia femminile liberata e riscoperta, le società stanno capendo che solo se si riesce a mettere a frutto l’energia femminile, una società ha davvero chance di sviluppo». Dall’immagine religiosa di Maria alle Sirene Magiche, dalla Sicilia a Benevento, facendo tappa a Napoli, fino ai “Corpi di cura, corpi in cura”, si è presentata la donna “Santa e Strega”, folle e quantomai vera. «Tutte le donne hanno più magia degli uomini, solo che questa magia spesso si disperde in mille rivoli quotidiani. Saperla mettere a frutto è la vera chance», conclude Niola.
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