Tari a Benevento, cartelle sbagliate
scattano file e proteste

Tari a Benevento, cartelle sbagliate scattano file e proteste
di Paolo Bocchino
Domenica 29 Agosto 2021, 12:18
4 Minuti di Lettura

Importi aumentati, mancato recapito delle comunicazioni, nuclei familiari non corrispondenti alla realtà, difficoltà nelle comunicazioni con la società concessionaria. Sono alcune delle criticità che da giorni riscontrano i contribuenti beneventani alle prese con il versamento della prima rata della tassa rifiuti in scadenza martedì 31 agosto. Gli avvisi di pagamento spediti da Andreani Tributi sono in consegna da metà mese. E praticamente in contemporanea con il recapito, in via Giustiniani, sede cittadina della concessionaria tributi, si sono formate le code degli utenti. «I numeri telefonici di contatto indicati dalla società risultano perennemente irraggiungibili» la prima lagnanza condivisa dal folto nugolo di cittadini in attesa.

Tutti in fila con la tradizionale busta contenente il quadro della posizione nei confronti dell'erario municipale: metri quadrati dell'abitazione, numero dei componenti, importo.

Ed è tra i pochi numeri descrittivi che si nascondono i problemi raccontati dal dolente popolo della Tari: «Ci siamo appena sposati e viviamo in una nuova casa - spiegano Gianluca ed Esther, giovane coppia - Leggendo l'avviso di accertamento abbiamo però scoperto che la nostra famiglia è composta da 3 membri». Il che vuol dire mediamente 70 euro in più e la storicizzazione di un dato che si riverbererà sulle annualità successive. I due ragazzi comunque non rinunciano all'ironia: «Vuoi vedere che all'ufficio tributi hanno notizie di una prossima gravidanza che non risultano nemmeno a noi?». Composizione del nucleo familiare e superficie dell'abitazione, le coordinate su cui si sviluppa la gran parte delle contestazioni: «Mia figlia vive al Nord, l'ho prontamente comunicato agli uffici ma il bollettino 2021 continua a riportare la presenza di 3 familiari», lamenta Giovanni, 60enne impiegato. Stessa situazione nella quale si trova Angelica, madre 58enne di una ragazza recentemente trasferitasi in Lombardia. Con un problema in più: «Per venire qui a segnalare nuovamente l'errore ho dovuto rinunciare a impegni. Chiamando il Comune ci dirottano sulla concessionaria ma al numero telefonico indicato non risponde mai nessuno. Perdipiù non basta venire un'unica volta perché gli addetti impongono il ritorno. Perché dobbiamo subire tutti questi disagi?».


Ma la situazione più critica la racconta Violeta, 47enne romena residente già da anni in città. Quella che doveva essere una semplice voltura di intestazione dalla precedente proprietaria rischia di rivelarsi un incubo: «Lo scorso anno ho pagato 329 euro, quest'anno me ne chiedono 742. L'importo è più che raddoppiato, eppure nell'abitazione viviamo sempre in due con mia figlia piccola». In coda c'è anche un ex consigliere di Palazzo Mosti. La lunga frequentazione con la burocrazia non lo esime dalle traversìe: «Ho già spiegato la situazione e portato i documenti richiesti - spiega Alessandro - ma mi è stato detto di tornare. Speriamo sia l'ultima volta».


Problemi che possono comunque rientrare nella fisiologia dei rapporti tra ente e contribuente, secondo la ricostruzione dell'assessora alle Finanze, Mariacarmela Serluca: «Gli avvisi di accertamento sono in consegna da qualche giorno e possono verificarsi quote di errore decisamente marginali rispetto alle migliaia di posizioni trattate. In ogni caso gli uffici preposti forniscono i chiarimenti richiesti e correggono eventuali inesattezze. Si tratta di situazioni episodiche che non mutano il quadro complessivo. La Tari 2021 non prevede aumenti per alcuna categoria. Per le utenze domestiche c'è una sostanziale invarianza di gettito, mentre le attività economiche beneficiano di sgravi in conseguenza delle difficoltà create dal Covid».
A Serluca si rivolge anche la sezione provinciale di Legaconsumatori: «Abbiamo segnalato già nel mese di luglio al Comune una incomprensibile disparità di trattamento tra i contribuenti - spiega il presidente Raffaele Ascione -. Ad alcuni viene calcolata la tassa sull'80 per cento della superficie, come previsto dal Regolamento Tari, mentre tutte le nuove istanze prendono a riferimento l'intera superficie. Invitiamo pertanto i cittadini a non versare il tributo in unica soluzione e a chiedere la correzione».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA