Tari, sgravi alle imprese nel Sannio:
ecco i fondi in arrivo per i Comuni

Tari, sgravi alle imprese nel Sannio: ecco i fondi in arrivo per i Comuni
di Paolo Bocchino
Lunedì 31 Maggio 2021, 12:19
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Quasi 2 milioni di euro in arrivo nel Sannio per ridare fiato alle attività commerciali in grave difficoltà. L'Anci ha anticipato nelle scorse ore il riparto dei fondi che i Comuni riceveranno a breve dal ministero dell'Interno e dal ministero dell'Economia a titolo di sgravio sulla tassa rifiuti a carico delle imprese locali. Il beneficio è contenuto nel Decreto Sostegni bis appena licenziato da Palazzo Chigi. Un bottino che può considerarsi pingue per il capoluogo che inevitabilmente capeggia la classifica dei municipi sanniti per entità del finanziamento aggiudicandosi una somma pari a un terzo del totale. Fatalmente ridotti gli «oboli» che giungeranno ai commercianti dei comuni più piccoli, ma non mancano sorprese. Sono significativi infatti gli importi assegnati alle realtà della provincia laddove il tessuto economico è più vivace ed è stato conseguentemente più bersagliato dalle chiusure. Le risorse infatti potranno essere fruite esclusivamente dalle attività costrette a non operare a causa dei provvedimenti di legge anti-contagio. «Per attenuare l'impatto finanziario sulle categorie economiche interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni nell'esercizio delle rispettive attività - chiarisce l'Associazione nazionale Comuni - è istituito, nello stato di previsione del Ministero dell'interno, un fondo con una dotazione di 600 milioni di euro per l'anno 2021, finalizzato alla concessione da parte dei Comuni di una riduzione della Tari. Le risorse vengono ripartite tra gli enti interessati con decreto del Ministro dell'interno di concerto con il Mef, da adottare entro trenta giorni dall'entrata in vigore del decreto».


I TEMPI
Un mese dunque per la materiale erogazione ma l'Anci, con il proprio istituto Ifel, ha anticipato il riparto «i cui criteri - ha spiegato - sono già indicati nella legge in proporzione alla stima per ciascun ente dell'agevolazione massima riconducibile alle utenze non domestiche per il 2020».

Dall'Anci si precisa inoltre che «i Comuni possono estendere le agevolazioni con oneri a carico del proprio bilancio, ovvero utilizzando le risorse assegnate nel 2020 e non utilizzate». Quanto all'accesso agli sgravi di legge, «i Comuni possono determinare le modalità per l'eventuale presentazione della comunicazione di accesso alla riduzione da parte del contribuente, con particolare riguardo alle attività economiche beneficiate».

LA CITTÀ
Parte del leone per il capoluogo con i 633.439 euro in arrivo, pari al 50 per cento circa dell'intera assegnazione erogata dal Ministero nel 2020 (1.288.894 euro). Palazzo Mosti si metterà al lavoro fin dalle prossime ore per inserire gli sgravi nel Piano finanziario della Tari 2021 in fase di elaborazione, come anticipa l'assessora alle Finanze Mariacarmela Serluca: «Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto Sostegni Bis sono stati assegnati contributi per permettere ai Comuni di concedere riduzioni sulla Tari 2021. I beneficiari sono le categorie economiche che hanno dovuto fronteggiare le chiusure obbligatorie o le restrizioni attuate nei mesi scorsi. Il previsto sussidio erogato al Comune di Benevento, pari a 633.439 euro, verrà applicato, a titolo di riduzione, nel Piano finanziario che stiamo redigendo e che dovrà essere approvato entro il 30 giugno. Le scadenze per il pagamento della Tari saranno poi decise dal Consiglio, e dopo l'approvazione saranno notificate dalla Andreani. La prima scadenza cadrà da luglio in poi. L'agevolazione punta a rendere meno gravoso il peso dei tributi sulle imprese che stanno cominciando a riprendersi attenuando il negativo impatto finanziario subito nei mesi precedenti. Stiamo valutando la possibilità di inserire ulteriori agevolazioni, nei limiti di quanto possibile per il nostro bilancio, utilizzando risorse proprie o risorse assegnate e non utilizzate nel 2020, come già fatto l'anno scorso». Dando un'occhiata alle altre realtà provinciali, la classifica rispecchia perlopiù le dimensioni demografiche dei singoli centri. Montesarchio guida la graduatoria con 76.907 euro. Seconda piazza per San Giorgio del Sannio con 66.454 euro, seguita da Telese con 63.152 euro. Entrambe si piazzano davanti a Sant'Agata dei Goti che incassa «solo» 62.733 euro, pur avendo quest'ultima una popolazione maggiore. In coda alla classifica Ginestra degli Schiavoni che, da comune più piccolo, non va oltre i 1.559 euro. Penultimo per incasso è San Lupo cui spettano 2.041. Fanno meglio centri piccoli come Pietraroja (2.635 euro), Sassinoro (2.610 euro), Sant'Arcangelo Trimonte (3.807 euro).

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