Violenze e minacce alla compagna:
condannato a 9 anni di galera

Violenze e minacce alla compagna: condannato a 9 anni di galera
Venerdì 30 Aprile 2021, 09:05 - Ultimo agg. 20:09
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Maltrattamenti e violenza sessuale ai danni della propria compagna convivente hanno fatto scattare una condanna a nove anni di reclusione per un 29enne originario di Cerreto Sannita ma residente a Telese Terme. I reati che gli vengono addebitati, secondo l'accusa, sono stati commessi non solo in valle Telesina ma anche in provincia di Ancona. La pena gli è stata inflitta nell'udienza di ieri mattina dal collegio giudicante della sezione penale presieduto da Daniela Fallarino, con giudici a latere Francesca Telaro e Roberto Nuzzo. Otto anni di reclusione erano stati richiesti al termine della requisitoria dal pm Stefania Bianco. Poi le arringhe del difensore Massimiliano De Matteo, che ha chiesto l'assoluzione dell'imputato non essendovi riscontri, in particolare per le accuse di violenza.

I fatti contestati risalgono alla seconda metà del 2019, quando l'uomo aveva iniziato ad avere comportamenti aggressivi, dettati anche dalla gelosia.

Secondo le indagini dei carabinieri avrebbe maltrattato la donna, sottoponendola a continue violenze fisiche, con schiaffi, calci e pugni, e violenze morali, offendendola e minacciandola più volte di uccidere lei e i suoi familiari. Tanto da indurla in uno stato di paura che contribuiva a provocarle un aborto. Le violenze fisiche venivano poi confermate dall'esibizione dei certificati medici e inoltre gli inquirenti acquisivano vari messaggi e anche registrazioni audio che la donna aveva avuto modo di registrare durante le liti. Gli inquirenti hanno ritenuto che sussistesse il pericolo che l'uomo continuasse nei suoi atteggiamenti nonostante il provvedimento che lo allontanava dalla casa in cui abitava la donna. 

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Nell'ambito di un rapporto all'insegna delle minacce si erano anche verificati, ad agosto e novembre del 2019, delle violenze sessuali. Per l'accusa l'uomo con violenza e minacce costringeva la compagna ad avere rapporti sessuali. Una vicenda che, essendosi verificata anche in località Montemarciano, era arrivata al vaglio della Procura di Ancona. Qui il magistrato, aveva anche rispedito gli atti per competenza territoriale al tribunale di Benevento, essendosi verificati i primi reati nel Sannio. Il caso era poi passato al vaglio del gip Gelsomina Palmieri, che aveva fatto scattare per l'indagato i domiciliari, dove tuttora si trova nella casa di Telese, con il divieto di comunicare con la persona offesa e i suoi familiari. Il magistrato di Ancona, il pm Irene Bilotta, nell'inviare gli atti al tribunale di Benevento, aveva inoltre rilevato che gli episodi stavano «provocando una contrapposizione di due clan di origine rom, ai quali appartengono sia la parte offesa che l'indagato», e che «l'indole dell'indagato fa ritenere verosimile il concreto e attuale pericolo che egli possa dare esecuzione alle minacce». 

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