Terreno espropriato a Morcone:
lite col sindaco, s'incatena in auto

Terreno espropriato a Morcone: lite col sindaco, s'incatena in auto
di Luella De Ciampis
Giovedì 18 Aprile 2019, 08:35
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Si è deciso a tornare a casa nel tardo pomeriggio di ieri Ernesto Colabello, l'ingegnere 73enne di Morcone (Benevento) che si era incatenato in auto, in un'area di parcheggio fino al 2017 di sua proprietà, all'indomani della seduta del consiglio comunale per la discussione sulla determinazione e sulla corretta applicazione del canone enfiteutico. «Il motivo di questo gesto dichiara Colabello - è legato esclusivamente alla condotta, a mio avviso poco democratica, del sindaco che, nel corso dell'incontro di ieri, mi ha zittito e non ha voluto darmi la parola. Dopo Pasqua avvierò una raccolta firme per la rimozione di Ciarlo».
 
Intanto, la vicenda ha travalicato i confini del comune di Morcone, perché il figlio dell'uomo, che attualmente risiede e lavora a Londra, ha scritto una lettera al ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, suo compagno di università nel 2004, stigmatizzando l'accaduto e definendolo una grave mancanza di democrazia. «Se questi episodi si legge nella lettera accadono in un paesino di 5000 abitanti, non oso immaginare cosa può accadere a livello nazionale». Il luogo in cui Colabello si è incatenato attualmente è un parcheggio pubblico ricavato su un'area appartenente alla sua famiglia che la precedente amministrazione aveva espropriato in occasione dei lavori per l'istituzione del senso unico. L'ingegnere aveva inoltrato ricorso al Tar, adducendo come motivazione un vizio di procedura, chiedendo la sospensiva del provvedimento di esproprio, peraltro non concessa, e chiudendo l'area con un catenaccio.

«L'amministrazione spiega il sindaco Luigino Ciarlo a questo punto, ha esercitato il diritto di proprietà precedentemente acquisito, facendo rimuovere il catenaccio. In seguito, l'ingegnere Colabello ha parcheggiato la sua automobile di traverso sul parcheggio e l'ha lasciata lì, con un cartello in cui era scritto che l'auto era in panne. Dopo un lungo periodo in cui sono stati affissi manifesti contro la nostra amministrazione e in cui l'ingegnere annunciava la sospensione del pagamento della quota Imu spettante al Comune sugli immobili di categoria D, c'è stato l'epilogo con l'incatenamento. Per quanto riguarda la seduta consiliare, non gli ho dato la parola, in quanto l'episodio si è verificato nel corso di un contraddittorio molto acceso con il consigliere Fortunato, ma anche a causa del fatto che il consiglio era specifico, si stava affrontando il tema dell'enfiteusi e non c'era spazio per altri argomenti. Tuttavia, alla fine della discussione gli ho dato la parola e a fine serata mi sono scusato con lui».

In tarda mattinata, l'assessore alle Politiche sociali del Comune, Alessandro Delli Veneri si è avvicinato all'auto dell'uomo, con l'intenzione di parlargli, per trovare una soluzione, ma è stato invitato ad andare via. Intanto, nel pomeriggio di ieri c'è stato uno scambio epistolare tra Delli Veneri e il figlio di Colabello, attraverso il quale sono stati ridimensionati i toni della disputa ed è stata riconosciuta l'opera svolta dall'amministrazione a vantaggio della comunità morconese.

 
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