Una coppia di ultra ottantenni è stata truffata da tre malviventi che, questa volta, si sono spacciati per dipendenti dell'Inps che dovevano eseguire dei controlli presso le abitazioni dei beneficiari delle varie pensioni che l'istituto mensilmente eroga. Un'altra truffa messa a segno ai danni di anziani. Un fenomeno che non si riesce a debellare, nonostante i numerosi appelli delle forze dell'ordine a non fidarsi di persone che preannunciano via telefono il loro arrivo per consegnare pacchi o si presentano direttamente nelle abitazioni spacciandosi per dipendenti di vari enti.
In questa occasione due malviventi nel capoluogo hanno raggiunto l'abitazione di una coppia di coniugi, in località Fontanelle, dove sorge un imponente insediamento abitativo.
A questo punto i derubati hanno telefonato alla centrale operativa del 113 e sul posto sono giunti gli agenti della Squadra Volante della Questura che hanno raccolto una prima denuncia. La coppia si è poi riservata di integrare la denuncia con la descrizione degli oggetti rubati e il loro valore. Le indagini sono complesse. Tra il furto e l'allarme, infatti, sono passate circa due ore con i ladri che hanno avuto tutto il tempo di allontanarsi dal luogo del colpo. L'attenzione si è pertanto concentrata sulle telecamere che vigilano le vie d'accesso della città e che consentono di individuare quei veicoli che compaiono più volte e in concomitanza con questi colpi. In passato il sistema qualche volta ha portato all'individuazione degli autori di truffe e furti, risultati per lo più residenti in alte località della regione. Uno dei colpi con un bottino più consistente è stato messo a segno in città a metà aprile quando al rione Ferrovia un giovane era riuscito a farsi consegnare la somma di quattromila euro per un pacco destinato a un nipote. Il tutto con il solito stratagemma della telefonata che preavvisa la consegna di un pacco.