Truffa del pacco a un'anziana,
«sventata» in extremis dal marito

Truffa del pacco a un'anziana, «sventata» in extremis dal marito
di Enrico Marra
Martedì 14 Gennaio 2020, 09:01 - Ultimo agg. 11:50
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Questa volta il trucco del pacco non ha funzionato e la truffa ai due anziani è stata non solo vanificata ma è finita con un doppio arresto dei due autori, entrambi napoletani, vecchie conoscenze delle forze dell'ordine. In carcere sono finiti Francesco Anaclerio, 61 anni, e Arnaldo Abete, di 21 anni. I due sono entrati in azione intorno alle 10 presso l'abitazione di una donna di 82 anni residente alla contrada Fossi, alla periferia di Pietrelcina, quando è giunta una telefonata. «Sono tuo nipote fra poco un mio amico ti consegnerà un pacco, sono in difficoltà economiche devi dargli tremila euro», la richiesta. La donna, convinta di aver realmente parlato con un nipote, dopo circa mezz'ora quando al suo indirizzo si è presentato l'uomo non ha avuto modo di dubitare della veridicità della richiesta di denaro e così ha consegnato nelle sue mani la somma di tremila euro come richiesto. Un colpo ormai riuscito, ma c'è stato un imprevisto che lo ha fatto saltare. Il caso ha voluto che tornasse il marito della donna, un ottantenne, che ha trovato davanti casa un'auto Fiat Tipo, poi risultata noleggiata a Napoli, in sosta con un uomo a bordo che attendeva il complice che aveva prelevato il denaro. Per qualche attimo vi è stato un breve colloquio tra i due. Un lasso di tempo che ha consentito al truffatore che aveva prelevato il denaro di dileguarsi a piedi avendo intuito che ormai erano stati scoperti. Ma l'anziana, avendo intuito di essere rimasta vittima di una truffa, ha avvisato il marito che ha subito allertato la centrale operativa del 112.

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Sono trascorsi pochi minuti e sul posto sono giunti i carabinieri della locale stazione che hanno bloccato l'uomo, Francesco Anaclerio, che era rimasto alla guida della Tipo in attesa del complice. Immediatamente è stato dato l'allarme e pattuglie dei carabinieri dell'intera Compagnia del comando provinciale diretti dal capitano Vincenzo Falce, hanno cinturato l'intera zona dando inizio alle ricerche del complice fuggito a piedi. Il ventunenne è stato ritrovato nascosto a distanza di circa un chilometro dall'abitazione degli anziani coniugi nei pressi di un ponticello poco distante da un torrente. Aveva ancora le banconote consegnate dall'anziana. Probabilmente attendeva il calar della notte per dileguarsi senza essere notato. Condotto in caserma è stato identificato per Arnaldo Abete di 21 anni.

Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore Filomena Patrizia Rosa che ha deciso trasferire i due presso il carcere di contrada Capodimonte. Nella giornata di domani il Gip li interrogherà in carcere alla presenza del loro legale. I due arresti effettuati dai carabinieri giungono dopo una serie di denunce sempre di truffatori abili nel mettere a segno colpi ai danni di anziani. Nei precedenti casi l'identificazione dei truffatori era giunta dopo alcuni giorni e quindi non essendo stati bloccati in flagranza di reato non è potuto scattare l'arresto a differenza di quanto è accaduto ieri a Pietrelcina.
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