Vaccini, affluenza in calo negli hub
gli over 12 restano protagonisti

Vaccini, affluenza in calo negli hub gli over 12 restano protagonisti
di Luella De Ciampis
Giovedì 9 Settembre 2021, 09:38
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In leggero calo ieri rispetto a martedì i numeri dell'attività vaccinale registrati nel corso degli open day: somministrate 750 dosi nei 6 centri coinvolti nell'operazione. Nell'hub dell'ex caserma Pepicelli sono state effettuate 290 vaccinazioni (230 prime dosi e 60 richiami). Nelle sedi Asl della provincia, dove sono stati inoculati 450 vaccini, con una media di 90 dosi somministrate per ogni centro di riferimento che raccoglie anche i «ritardatari» provenienti da altri comuni dei distretti di riferimento. Mantenuto anche ieri il trend dei giorni scorsi, con gli adolescenti protagonisti assoluti dell'attività vaccinale. Circa 200 ragazzi, accompagnati dai genitori, si sono presentati, alla spicciolata, all'hub di viale degli Atlantici per sottoporsi al vaccino, insieme ad altri 200 in totale negli altri centri del territorio. In questi giorni, si stanno riducendo notevolmente gli accessi per le seconde dosi in quanto, ormai, sono rimasti solo i vaccinati dell'ultima ora che hanno ricevuto la prima dose nel mese di agosto. I risultati sono sicuramente incoraggianti in quanto, in soli tre giorni, sono state effettuate circa 3100 inoculazioni. In pratica, poco meno dei due terzi delle inoculazioni sono prime dosi per cui, continuando di questo passo, scorporando dai totali i richiami, si riusciranno a recuperare alla causa del vaccino almeno 2000 persone prima che venerdì si concludano gli open day.


Lo scopo è cercare di immunizzare il maggior numero di studenti prima dell'inizio del nuovo anno scolastico anche se, già con il 72/73% di vaccinati, l'immunità di gregge è assicurata.

Ci si avvia a grandi passi al traguardo delle 400.000 somministrazioni, tra prime e seconde dosi, perché i dati ufficiali riferiscono di 392.521 vaccini inoculati fino a ieri. Dati incoraggianti che, in questa fase, si aggiungono alle previsioni degli esperti, per una volta non catastrofiche. Molti virologi ipotizzano che la pandemia possa perdere forza già nei prossimi mesi proprio per effetto della campagna vaccinale eseguita a tappeto ma anche in base all'osservazione dei nuovi contagi. In pratica, dopo le vacanze estive, si attendeva una nuova ondata della malattia che non si è verificata, nonostante in moltissimi casi non siano state rispettate le misure di sicurezza imposte dalla normativa. Di certo, c'è stato un andirivieni di persone, provenienti dal resto dell'Italia ma anche dall'estero, che hanno letteralmente invaso le località turistiche anche del Sannio, i bar, i ristoranti e le piscine all'aperto disseminate sul territorio delle aree interne in cui si sono concentrati fino a 100 ospiti in una stessa giornata, soprattutto nei weekend. Se l'ipotesi avanzata dai virologi fosse vera, si anticiperebbe di almeno cinque mesi la data fissata dagli esperti per la fine della pandemia. Infatti, in molti, anche in occasione delle recenti visite in città, hanno concordato sulla prossima primavera come possibile data in cui il virus sarà definitivamente sconfitto.


Rimane, invece altalenante la situazione dei contagi sul territorio e quella dei ricoveri al Rummo dove si alternano giornate di tregua ad altre di incremento, se pure minimo, di nuovi contagi e di ricoveri. È salito, infatti, a 11 il numero dei pazienti in degenza nell'area Covid per effetto di due nuovi accessi nelle ultime 24 ore. Sono 61 i positivi emersi dall'analisi dei 415 tamponi processati nei laboratori del laboratorio cittadino. In realtà, solo 10 rappresentano nuovi casi, secondo i dati comunicati dalla protezione civile, mentre, i restanti 51 fanno riferimento a contagiati già censiti e oggetto dei controlli ciclici da parte dell'Asl.

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