Vaccini ai più piccoli
tra musica, doni e sorrisi

Vaccini ai più piccoli tra musica, doni e sorrisi
di Luella De Ciampis
Venerdì 17 Dicembre 2021, 10:30
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È partita ieri mattina all'hub di ponte Valentino la campagna vaccinale per i bambini dai 5 agli 11 anni già prenotati in piattaforma. Dei 400 under 12 che hanno aderito, con consapevolezza, alla vaccinazione, 200 sono stati vaccinati ieri, mentre oggi si procederà con altri 100 e con le somministrazioni nella scuola elementare Bilingue. Domani, poi, saranno somministrai altri 100 vaccini. «Inizia una nuova avventura con i bambini - dice Gennaro Volpe, direttore generale dell'Asl con l'auspicio che aumenti il numero delle adesioni in piattaforma. Comunque, nei giorni di sabato (domani, ndr) e domenica, metteremo in atto anche la formula open day per dare maggiore impulso all'attività vaccinale. Il nostro obiettivo è di arrivare a raggiungere il maggior numero di bambini, arrivando alle stesse percentuali di popolazione vaccinata ottenuta con gli adulti. Non sarà facile riuscire a raggiungere i 15mila under 12 presenti sul territorio provinciale ma accettiamo la sfida e confidiamo nel fatto di riuscire a vincere la diffidenza iniziale e di svegliare le coscienze degli adulti proprio attraverso la maturità dei loro figli. Speriamo, inoltre, che l'esempio di questi coraggiosi della prima ora possa spingere anche gli altri a prenotarsi. Intanto, si conferma ancora una volta la validità del gioco di squadra con le istituzioni del territorio che si è dimostrato utilissimo a contenere gli effetti del Covid».

I presupposti affinché si riesca a uscire vittoriosi da questa ennesima sfida ci sono tutti perché i bambini hanno dimostrato fin da subito consapevolezza e saggezza inusitate, anche perché sono avvezzi a vaccinarsi visto che si sottopongono a 10 vaccinazioni obbligatorie e ai relativi richiami, alcuni dei quali vengono inoculati fino all'età adolescenziale.

A sottolineare il senso di coscienza dimostrato dai piccoli ospiti del centro vaccinale, l'arcivescovo metropolita Felice Accrocca che ha presenziato alla giornata inaugurale e ha scelto di sottoporsi alla terza dose di vaccino insieme a loro. «C'è grande senso di responsabilità dice - da parte dei bambini che hanno deciso liberamente di vaccinarsi e lo hanno chiesto ai loro genitori.

Io dovevo fare la terza dose e ho pensato: perché non farlo insieme a loro? Il vaccino è l'unica arma di cui disponiamo per poter contrastare il Covid e credo che sia opportuno usarla». Il primo incontro con i piccoli ospiti dell'hub è stato molto sentito dalle istituzioni che si sono prodigate per metterli nelle condizioni di non sentire il peso di un momento estremamente delicato e importante per l'intera comunità. Le colonne sonore dei cartoons e dei loro eroi preferiti li hanno accolti all'hub e accompagnati lungo il percorso, all'inizio del quale a ognuno sono state consegnate le magliette confezionate dall'Asl proprio per la giornata inaugurale con la scritta «Mi sono vaccinato», insieme al questore Edgardo Giobbi che ha distribuito il cappellino e lo zainetto della polizia. Presente anche il prefetto Carlo Torlontano che ha posto ancora una volta l'accento sui controlli che continueranno a essere costanti e stringenti soprattutto in occasione delle feste di Natale. Al taglio del nastro dell'hub di Ponte Valentino erano presenti anche il padrone di casa Luigi Barone, presidente del Consorzio Asi, il sindaco Clemente Mastella che si è intrattenuto con i bambini e il consigliere regionale Luigi Abbate.

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Subito dopo la fase inaugurale, l'attività vaccinale è entrata nel vivo con l'equipe aziendale, coordinata da Annarita Citarella e completata dalla presenza dei pediatri. «Siamo consapevoli commenta Rocco Russo, pediatra dell'Asl e coordinatore del tavolo tecnico istituito per le vaccinazioni dalla società italiana di pediatria che i genitori nutrano qualche perplessità nei confronti del vaccino destinato ai loro figli ma, come società scientifica e in qualità di medici, abbiamo dati certi che attestano l'affidabilità del vaccino che serve a tutelare la salute del bambino. È vero che il Covid in età pediatrica non ha un impatto troppo invasivo ma non sappiamo quali possono essere i danni a lungo termine per chi si ammala di Covid. Di contro, abbiamo l'esperienza di altre nazioni come Stati Uniti e Israele dove non sono state registrate criticità dopo il vaccino che, invece, rappresenta una forma di tutela e un'opportunità che non possiamo consentirci il lusso di perdere».
 

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