Quando arriva all'esterno del capannone del Consorzio Asi è incuriosito. È appena arrivato nel primo hub vaccinale allestito in Italia per le categorie economiche e produttive. Gli industriali beneventani, con il leader Oreste Vigorito, in collaborazione con il Consorzio Asi e l'Azienda sanitaria, sono stati tra i primi a rispondere al suo appello. E Carlo Bonomi, presidente nazionale di Confindustria, lo sottolineerà poco dopo in apertura del suo intervento. Ad accoglierlo ci sono Vigorito, il leader regionale degli industriali Luigi Traettino, la direttrice di Confindustria Benevento, Anna Pezza, il presidente del Consorzio Asi, Luigi Barone, e il sindaco Clemente Mastella.
Dopo un breve scambio di battute, passa in rassegna gli otto box vaccinali, i cinque box dedicati all'anamnesi e un altro dove vengono preparate le dosi. Parla con i medici, gli infermieri, i volontari. Si informa, fa qualche domanda. Gli presentano il direttore generale dell'Asl, Gennaro Volpe, al quale fa subito i complimenti e rivolge un ringraziamento per la sinergia con gli industriali sanniti. Scambia un paio di battute anche con un vaccinato che ha appena ricevuto la seconda dose. Poi si dirige verso il palco, separato da una parete di cartongesso dall'area strettamente dedicata ai vaccini. Parte con una battuta da tifoso interista: «Ringrazio Vigorito, il 21 marzo mi ha dato una grande gioia». Chiaro il riferimento all'epica vittoria del Benevento allo Stadium, il campo della Juventus, che, per uno strano scherzo del destino, è però coincisa con il via alla parabola discendente dei giallorossi, finita con l'inattesa retrocessione in B.
«Qui - dice Bonomi - è stato fatto qualcosa di eccezionale. L'hub allestito è un motivo di grande orgoglio. Benevento ha messo subito in atto quanto avevamo auspicato. Ci eravamo detti pronti ad aiutare il Paese nella campagna vaccinale mettendo a disposizione le nostre industrie e qui è stato realizzato un hub in pochi giorni. Benevento è stata eccezionale, è stata dimostrata una capacità unica. Noi imprenditori abbiamo dimostrato di amare il Paese». Alla fine della mattinata la partenza per Capodichino, dove si è imbarcato su un aereo diretto a Parigi, dove in serata all'Eliseo, ha partecipato alla cena con i presidenti Macron e Mattarella.
Nell'area industriale arriva anche Vincenzo De Luca, che precedentemente si è fermato nella sede cittadina dell'Asl per una breve visita al manager Volpe e al personale. Il governatore annuncia che Benevento sarà la prima provincia a essere Covid free: «Questo - dice - è un bellissimo risultato, merito di Asl, ospedale, medici, personale infermieristico e territorio. Qui sono state vaccinate già seimila persone». Il governatore, che in apertura di intervento ha fatto gli auguri di pronta guarigione a Papa Francesco, ancora una volta parla del Sannio come di una bella realtà: «È piacevole venire in quest'area e vederla ripresa dopo la devastazione dell'alluvione. Adesso dobbiamo valorizzarla maggiormente. Ho fatto una breve visita al pastificio Rummo, una eccellenza industriale e un grande esempio della capacità di sapersi rimboccare le maniche e ripartire».
Soddisfatto è anche Barone. «Questa iniziativa - dice prima di sottolineare che l'area Asi si trova in zona Zes - ci inorgoglisce. Questo era un edificio dismesso. Con Vigorito e Volpe, dopo un sopralluogo, abbiamo deciso di metterci subito al lavoro. Abbiamo trasformato il capannone in hub vaccinale in quattro giorni. Sono stati già somministrati seimila vaccini anche per le categorie del mondo artigianale e commerciale». A sottolineare le sinergie tra istituzioni e imprenditori ci pensa il sindaco Clemente Mastella: «Questa è una bella giornata per Benevento che si pone anche all'attenzione a livello nazionale. La vocazione alla pace sociale è importante, adesso serve l'impegno di tutti per raggiungere il bene comune».
Parole di elogio arrivano da Traettino, il quale come Bonomi e De Luca, si sofferma anche sulla necessità di accelerare per Zes, Pnrr e riforme. «Abbiamo a disposizione un'occasione storica di sviluppo - spiega - e tutti insieme dobbiamo coglierla. Il Recovery Plan può dare un impulso decisivo nel compiere ulteriori progressi. In questa fase occorre la massima compattezza tra tutti i soggetti in campo: istituzioni, imprese, sindacati. Solo restando uniti potremo riuscire a realizzare quei progetti strategici in grado di rilanciare la Campania e l'intero Mezzogiorno». Soddisfatto, ovviamente, è anche Vigorito, sin da subito al lavoro per realizzare il piano indicato dai vertici nazionali. «Quando mi hanno eletto presidente di Confindustria - afferma - ho detto che avrei trasformato l'aquila, il nostro simbolo, in tanti passerotti: l'aquila è maestosa, ma ci sono anche quelli più piccoli che hanno gli stessi bisogni. Ecco l'industria deve mettere al centro l'uomo. All'apertura dell'hub ho detto che avremmo dovuto dare vaccini non solo alle industrie ma anche alla gente comune. La collaborazione tra pubblico e privato ha funzionato e questo riconoscimento mi inorgoglisce».