«Abbiamo raggiunto il 70% delle vaccinazioni per quanto riguarda i ragazzi nella fascia di età compresa tra i 12 e i 17 anni, mentre, siamo all'82% per la somministrazione delle prime dosi». Così, il direttore generale dell'Asl Gennaro Volpe «aggiusta» il dato del 65%, relativo ai ragazzi, comunicato circa 15 giorni fa, confermando che, in sole due settimane di attività svolta dai centri vaccinali del territorio, al totale delle adesioni si è aggiunto un importante 5% in più che è destinato ad aumentare nel corso dei prossimi giorni. In pratica, su 15.290 giovani in età adolescenziale, poco meno di 11mila hanno ricevuto almeno una dose di vaccino. È stato, invece, tagliato il traguardo delle 200mila somministrazioni delle prime dosi sul territorio provinciale, pari all'82% della popolazione vaccinabile.
Un ottimo risultato, quello ottenuto nel Sannio, anche con i giovanissimi, in controtendenza con quanto avviene nel resto della Campania e delle altre regioni in cui, la percentuale dei ragazzi in età scolare che si è avvicinata al vaccino è molto più esigua.
Una problematica evidenziata anche dal sindaco Clemente Mastella, intenzionato a mettere in atto tutte le strategie necessarie per fare in modo che la scuola non rischi di scivolare verso continue chiusure a causa dei contagi. «Ora si apre la vicenda della scuola dice e del rifiuto della dad da parte di tutti noi e il favore per le lezioni in presenza. La collaborazione tra le istituzioni del territorio provinciale ha consentito di ottenere un'adesione massiccia alla campagna vaccinale che rappresenta l'unico modo per combattere il virus, come ha sottolineato anche Ascierto nel corso dell'incontro di mercoledì sera a Benevento. Per questo, ancora una volta, invito tutti a vaccinarsi». La vicenda della scuola è oggetto di studio costante in Regione dove si ipotizza di procedere con i tamponi salivari per gli alunni in età inferiore ai 12 anni e di istituire le «classi sentinella» che rappresentano un campione per controllare, in modo capillare, cosa accade in alcuni istituti della nostra e delle altre province campane.
Solo negli ultimi due giorni, all'hub dell'ex caserma Pepicelli sono state somministrate 360 prime dosi ai giovanissimi, oltre agli 880 richiami calendarizzati. Dopo la pausa del weekend, l'hub riaprirà i battenti lunedì e rimarrà aperto fino al venerdì successivo per consentire agli studenti e agli insegnanti, che ancora non lo hanno fatto, di vaccinarsi. In base alle adesioni registrate in questi cinque giorni di «prova», si deciderà come procedere nella seconda settimana di settembre. Se ci sarà una buona partecipazione, si continuerà nello stesso modo anche in futuro, mentre, in caso contrario, l'hub rimarrà aperto solo in alcuni giorni della settimana.
È, invece, chiuso ma non è stato ancora smantellato l'hub allestito nel capannone del consorzio Asi di ponte Valentino «perché - spiega il presidente Luigi Barone - è importante capire l'andamento della pandemia e valutare la possibilità di impiegarlo nei prossimi mesi anche per altre campagne vaccinali».
Ancora due ricoverati al Rummo dove il numero dei degenti scende dai nove di giovedì a otto per effetto di tre dimissioni. In questa fase della pandemia, la situazione è sotto controllo perché i ricoverati si contano sulle dita di due mani ma, l'azienda ospedaliera continua ad attrezzarsi per far fronte a eventuali future emergenze. In quest'ottica, sono stati ordinati 110 caschi di diverse misure per la ventilazione non invasiva da destinare alle unità operative che ospitano i pazienti Covid. Sul fronte dei contagi, invece, si registrano 10 i nuovi positivi, secondo i dati riferiti dal report quotidiano della Protezione civile.