Partirà presumibilmente per la fine di ottobre la campagna vaccinale antinfluenzale dell'Asl di Benevento, in vista di una sindrome, definita dagli esperti, particolarmente insidiosa. Secondo i dati ufficiali, in campo regionale, nella precedente stagione 2018/2019 si è raggiunto il 60,34%, di copertura, ma per quella attuale si punta al raggiungimento del 75%. Per la provincia di Benevento si è arrivati a una copertura del 60%, contro il 63% delle province di Avellino, Caserta e Salerno e una percentuale oscillante tra il 40 e il 63% registrato nella provincia di Napoli.
La campagna vaccinale dell'anno scorso è costata all'azienda sanitaria circa 500mila euro, destinati all'acquisto di 70mila dosi vaccinali. Negli anni scorsi, l'accesso al vaccino antinfluenzale ha subito una battuta d'arresto da parte degli utenti, a causa delle notizie sugli effetti collaterali a essi correlati, mentre, già nel 2018 è stata registrata una significativa inversione di marcia. Si è parlato dei rischi maggiori della sindrome influenzale di quest'anno, legati alle varianti dei virus A, H3N2 e H1N1, ai quali si aggiungeranno i virus B/Colorado e B/Phuket che risalgono agli anni passati, e che faranno ammalare circa 6 milioni di italiani.
«Nel mese di agosto spiega Luca Milano, medico di Medicina generale e vicepresidente dell'Omceo tutti i medici di famiglia del territorio hanno comunicato all'Asl il fabbisogno necessario per vaccinare i pazienti over 65, e quelli affetti da patologie croniche, quali malattie respiratorie, metaboliche, renali, cardiovascolari, oncologiche, reumatiche, neurodegenerative e intestinali di comprovata gravità. Io personalmente, per esempio, ho chiesto circa 550 dosi vaccinali, ma comunque l'azienda sanitaria mostra grande disponibilità a concederne un numero maggiore, nel caso in cui se ne facesse ulteriore richiesta, qualora dovesse ravvisarsene necessità in corso d'opera. L'influenza di quest'anno, secondo quanto riportato da autorevoli fonti scientifiche, avrà un impatto abbastanza severo sulla popolazione. In quest'ottica, il medico di famiglia ha l'onere di contattare i pazienti singolarmente e di illustrare i motivi per cui è necessario vaccinarsi». «Non a caso continua Milano - io parlo di medico di famiglia, in quanto credo sia opportuno entrare nelle famiglie, per stabilire un rapporto realmente fiduciario. Sono un giovane medico, e ho scelto di girare per le case dei miei assistiti per assicurare le visite domiciliari laddove ce ne sia necessità. Questo mi consente di capire anche quali farmaci posso prescrivere, sia in relazione al loro costo, che alle modalità di somministrazione». «In qualità di vicepresidente dell'Omceo conclude il medico esorto i miei colleghi a profondere sempre grande impegno nel convincere singolarmente i pazienti reticenti a vaccinarsi e, contestualmente, invito la popolazione del Sannio ad affidarsi al proprio medico di famiglia».
Stamattina presso la sede Asl di via Oderisio, sarà effettuato il passaggio di consegne da Franklin Picker, direttore generale uscente, alla guida dell'azienda sanitaria nel triennio dal 2016 al 2019, a Gennaro Volpe, che si insedierà ufficialmente. Volpe, classe 1963, direttore del dipartimento Assistenza primaria dell'Asl Napoli 1, riveste le cariche di consigliere dell'Omceo di Napoli con funzioni di tesoriere dagli inizi del 2006 e di presidente nazionale della confederazione delle associazioni regionali di distretto. A salutare il nuovo digì, la sezione provinciale di Benevento Card (confederazione associazioni regionali di distretto): «La Card esprime compiacimento per la nomina a direttore generale dell'Asl del suo presidente nazionale, consapevole del fatto che, le sue doti professionali e umane rappresenteranno una garanzia per i cittadini, per dipendenti e per i dirigenti che saranno al suo fianco per migliorare l'offerta sanitaria nel Sannio».
Vaccini, nel Sannio copertura bassa:
solo Napoli fa peggio in Campania
di Luella De Ciampis
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Lunedì 30 Settembre 2019, 10:30
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