Scuola, il piano del Sannio decolla:
già duemila vaccinati tra i prof

Scuola, il piano del Sannio decolla: già duemila vaccinati tra i prof
di Antonio N. Colangelo
Domenica 28 Febbraio 2021, 12:02
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Giornata intensa per il mondo scolastico locale, chiamato a fronteggiare l'altalena di emozioni derivante dal debutto della campagna vaccinale in città e dalle ultime ore di didattica in presenza per tutti gli studenti. La nota lieta del weekend è senz'altro rappresentata dall'attesa somministrazione dei vaccini, iniziata, dopo il debutto a Telese, ieri mattina a Benevento, a Limatola e nell'area fortorina. Bilancio complessivamente positivo con circa 2.000 dosi di Astra Zeneca inoculate nelle ultime 24 ore trascorse all'insegna delle forti sensazioni per docenti, collaboratori, amministrativi e tecnici, comprensibilmente tesi al momento di arrivare nei punti allestiti dall'Asl ma visibilmente sollevati a procedura ultimata.

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Per la città, il primo dei tre giorni di vaccinazioni è partito alle 8 nella sede dell'Asl in via Minghetti e all'«Alberti», struttura scolastica tramutata in hub medico appositamente per l'occasione, con tre postazioni per l'accettazione, ricavate nell'atrio, e tre aule dove sono state somministrati mediamente una decina di vaccini all'ora.

Circa 400 unità del personale scolastico, equamente suddivise tra le due basi operative in due fasce orarie, mattutina e pomeridiana, hanno così ricevuto la prima delle due dosi previste, procedura completata senza particolari problemi. Eccezion fatta per l'agitazione iniziale, qualche rinuncia dell'ultimo minuto e alcuni sporadici malesseri messi comunque in preventivo, i vaccinandi sanniti sono apparsi sereni, soddisfatti dell'organizzazione e ancor più convinti della scelta di aderire alla campagna, che proseguirà anche oggi nelle stesse modalità.


LE OPERAZIONI
«Non potevamo non rispondere alla chiamata del nostro territorio - dice Massimo Cappelluzzo, vicepreside dell'Alberti e sovrintendente delle operazioni - Questa scuola è la più antica della città, fondata dalla Provincia e dalla Camera di Commercio, e dunque totalmente immersa nel background cittadino, e ci è parso doveroso essere a disposizione. Speriamo che i vaccini possano presto infondere nuova speranza nel futuro delle nuove generazioni». In provincia, esito confortante anche per il personale scolastico di Limatola, Morcone, Foiano, Baselice, Castelvetere, San Bartolomeo in Galdo, San Marco dei Cavoti, Molinara, San Giorgio la Molara, Montefalcone, Castelfranco in Miscano, Ginestra degli Schiavoni, e applausi a scena aperta per quanto avvenuto a Telese, dove gli ambulatori medici delle terme sono stati messi a disposizione per il personale scolastico dei vicini comuni. «Voglio esprimere apprezzamento per l'organizzazione e la professionalità riscontrata questa mattina (ieri, ndr) presso le Terme di Telese dove erano in corso le vaccinazioni per il personale scolastico - dice il sindaco di Dugenta Michele Cerbo - I miei complimenti al digì Volpe, al direttore Altieri e al personale presente per il lavoro che stanno svolgendo».


LO STOP
Il rovescio della medaglia, invece, è nelle difficoltà che la campagna ha inevitabilmente creato alle lezioni di ieri, ultimo giorno di didattica in presenza (tranne per i comuni in cui le scuole erano già chiuse da tempo come Airola, Moiano, Durazzano, Castelpagano, Circello e Morcone, o da poche ore, come a Paupisi, Torrecuso e Ponte) prima del nuovo stop generalizzato disposto venerdì dal governatore De Luca. I docenti convocati ieri mattina, infatti, non hanno, ovviamente, potuto presenziare alle lezioni, finendo per stravolgere l'orario scolastico. A limitare i disagi, il fatto che molti istituti comprensivi abbiano osservato la chiusura di sabato e gli avvisi diramati alle famiglie dei liceali sin dalla serata di venerdì per informarli dei contrattempi. Intanto sulla chiusura, relativa non solo alle scuole ma anche al mondo accademico, si esprime con palese rammarico l'Unisannio. «Nonostante tutti gli sforzi fatti dall'Università del Sannio per mettere le sue strutture in sicurezza - è scritto in una nota - si è costretti, ancora una volta, a spostare tutte le lezioni nella modalità on-line fino al 14 marzo. Dare questa notizia rattrista molto, perché rettore, docenti e personale avevano messo in campo tutti gli sforzi possibili per garantire la possibilità di seguire le lezioni in presenza a chi ne avesse fatta la scelta. Purtroppo il quadro epidemiologico generale mostra molti segni di criticità e dobbiamo prendere tutte le precauzioni possibili».

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