Valori nella norma, l'acqua è potabile ma resta il giallo

Il sindaco Clemente Mastella
Il sindaco Clemente Mastella
di Paolo Bocchino
Domenica 20 Novembre 2022, 10:29
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L'acqua torna bevibile. Il sindaco Clemente Mastella ha firmato nella tarda mattinata di ieri l'ordinanza di revoca del divieto di consumo a uso idropotabile dell'acqua fornita al rione Libertà, rione Ferrovia, buona parte del centro storico e svariate contrade. Ma prima ha platealmente sorseggiato a favore di telecamere un bicchiere attinto dai rubinetti di Palazzo Mosti, così da rassicurare la cittadinanza. Determinanti gli esiti dei nuovi campionamenti di Asl e Arpac, risultati tutti ampiamente al di sotto dei limiti di legge anche rispetto al parametro del tetracloroetilene che aveva portato alla clamorosa decisione di giovedì sera.


Il pozzo di Pezzapiana, casus belli con i 250 microgrammi di inquinante per litro misurati giovedì, è ora tornato a 1,1 microgrammi.

Valore in linea con i prelievi effettuati venerdì presso le fontane pubbliche di viale San Lorenzo, via Piccinato, piazza Basile, tutti compresi tra 0,8 e 1,5 microgrammi. Una oscillazione ai limiti del credibile che ha mandato in tilt mezza città per due giorni, e i rapporti istituzionali tra Palazzo Mosti e gli enti di tutela sanitaria forse anche più a lungo. «Ora qualcuno deve chiedermi scusa» ha tuonato Clemente Mastella nella conferenza stampa convocata ad horas in Comune per rendere noto lo sblocco e i risultati del tavolo tecnico tenuto di buon'ora con i vertici della Regione e dell'Eic. Un summit nel quale non sono mancate scintille con i responsabili di Asl e Arpac, rei secondo il sindaco di non aver usato il necessario garbo istituzionale per la risoluzione di una crisi fortemente impattante sulla città e, dettaglio non secondario, sul ritorno d'immagine per l'amministrazione comunale. «Da due giorni sono sommerso di telefonate di cittadini preoccupati e aziende in difficoltà - ha rivelato Mastella - Chiedo loro scusa, ma sappiano che non ho alcuna responsabilità per quanto accaduto. Se gli enti preposti mi comunicano il superamento dei valori di legge, io non ho altra scelta che l'ordinanza. Ma ho lavorato notte e giorno per tutelare i cittadini e la loro salute, che non è mai stata in pericolo».


Tesi contraddetta da chi, nel mondo politico e associazionistico, ha attaccato l'amministrazione prendendo spunto dai valori monstre di veleni ricomparsi a Pezzapiana, conseguenza di una problematica atavica e di un piano di caratterizzazione delle cause fermo dal 2021: «Ancora una volta abbiamo assistito al becero sciacallaggio dell'opposizione e di personaggi che rappresentano se stessi non essendo stati eletti» il sasso uscito dalla scarpa del sindaco. Parole dure, ma andrà peggio ai tanti che via social hanno scagliato accuse nei confronti del leader della civica amministrazione: «Si è arrivato persino a dire che io avvelenerei i beneventani - ha rivelato Mastella - Queste persone sappiano che denuncerò chiunque abbia scritto simili cose». Sindaco che non ha nascosto di non aver affatto gradito l'operato dei funzionari di Asl e Arpac: «Si sono presentati in prefettura venerdì senza avere con sé neanche i dati. Davanti a emergenze simili occorre lavorare notte e giorno».

E in merito all'oggetto della contesa, il valore monstre da 250 microgrammmi emerso dal rilievo di giovedì e poi scomparso, Mastella ha chiosato con amara ironia: «Neanche a Solofra, notoriamente alle prese con gli scarichi delle concerie, si rilevano valori analoghi. Ma soprattutto non emergevano da nessun altro prelievo effettuato da noi, da Gesesa, e dalla stessa Asl nei giorni precedenti. Prima di allarmare una città su un dato a dir poco sospetto, occorreva ponderare bene la situazione e parlarne con il sindaco». La responsabile del dipartimento provinciale Arpac Elina Barricella ha chiarito in riunione che l'iter seguito ha rispettato alla lettera il dettato del decreto 31/2001. Quanto alla possibilità che si sia trattato di un risultato falsato da eventuali contaminazioni preesistenti nelle provette o nei laboratori, fonti Arpac interpellate dal Mattino rivelano: «Il campione in oggetto, così come da prassi, è stato verificato più volte prima che venissero comunicati i valori. Tutto il materiale utilizzato per i campionamenti è sterile e monouso. Escludiamo qualsiasi tipo di contaminazione esterna al campione d'acqua». Un giallo che resta tale, dunque. Sul caso la Procura avrebbe già aperto un fascicolo, ma al momento non ci sono conferme ufficiali. Quanto ai controlli futuri, in una nota l'Arpac ha annunciato: «Il dipartimento provinciale si rende disponibile a intensificare i controlli dei pozzi di Pezzapiana, anche per monitorare l'andamento nel tempo del tetracloroetilene, fermi restando i procedimenti di caratterizzazione ambientale già in essere». Mastella ha anticipato che «d'ora in avanti i controlli di Asl e Arpac si effettueranno in contraddittorio con noi e Gesesa, così da evitare nuove anomalie nei risultati».

Il vertice mattutino a Palazzo Mosti con il vicegovernatore Fulvio Bonavitacola, il dirigente Rosario Manzi e il direttore dell'Eic Vincenzo Belgiorno in videocollegamento si è rivelato foriero di importanti interventi per il Sannio e il suo capoluogo in materia di infrastrutture idriche, condensati in una delibera ad hoc che martedì sarà approvata dalla giunta regionale. «Avremo 170mila euro per completare la caratterizzazione che sarà estesa anche a Campo Mazzoni - ha annunciato Mastella - Sarà attivato il campo pozzi di Solopaca dal quale partirà una nuova conduttura diretta per Benevento. Anche da Campolattaro ci sarà, presumibilmente dal 2026, una adduttrice per la città. Sarà inoltre incrementato il finanziamento per l'impianto a carboni attivi che passerà da 4 a 9 moduli».

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