Assalto alla Rocca, già pronte
quattro liste e grandi manovre

Assalto alla Rocca, già pronte quattro liste e grandi manovre
di Gianni De Blasio
Lunedì 28 Gennaio 2019, 08:49 - Ultimo agg. 11:49
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«L'area che ha contribuito alla mia elezione lo scorso 31 ottobre darà vita a due liste. Se ce ne saranno altre non so, ma in ogni caso sarebbero un'altra cosa, un altro schieramento». Apparentemente, sembrerebbe un'ovvietà, visto che Antonio Di Maria era presente alla riunione al termine della quale, la scorsa settimana, fu deciso in tal senso. E senza che si registrassero differenziazioni. Assume, però, altra importanza, la dichiarazione del numero uno della Rocca dei Rettori perché smorza sul nascere ogni interpretazione diversa, di intese dirette con il presidente nel perimetro della maggioranza.
 
Mancano ormai tre settimane alla consegna delle liste per il rinnovo del Consiglio provinciale, presidente escluso. Per i 10 posti di tale consesso, le liste certe al momento sono 4: le due dell'area Mastella-Di Maria, altrettante ne partorirà il Pd, quella ufficiale del partito oltre ad un'altra alla quale sta lavorando l'area Zingaretti, Raffaele Del Vecchio in primis. Il progetto è già in fase alquanto avanzata, sarebbe supportato da 5 sindaci, ma ingloba pure esponenti vicini a «Liberi e uguali» come Francesco Matarazzo, presidente del consiglio comunale di Vitulano, oltre ad Alessandra Limata, l'assessora di Torrecuso già candidata alle Politiche. La presenza in lista di quest'ultima, però, non è ancora certa, può darsi pure che «Leu» esprima un'altra donna da centri del Fortore. Tale lista fruisce già di due voti ponderati della città (valore 654 ciascuno), quelli di Del Vecchio e di Italo Di Dio, ma non si esclude un terzo. Del Vecchio e Di Dio, al fine di non privilegiare alcuno, hanno già garantito che non esprimeranno la loro preferenza, cosicché i 10 candidati partiranno tutti alla pari. I candidati dovrebbero essere espressi dai consigli comunali di Melizzano, Sant'Angelo a Cupolo e Paduli (forse gli stessi sindaci Fabrizio D'Orta e Mimmo Vessichelli), Arpaise e Molinara (non il sindaco Giuseppe Addabbo). Il Pd non ha più tenuto riunioni sulla tornata del 10 marzo, impegnato nella celebrazione delle convenzioni dei circoli. Tra le certezze, il tentativo di un ritorno alla Rocca da parte di Carmine Valentino, che è stato pure assessore. Il segretario provinciale, comunque, sarà pure impegnato con le elezioni comunali a Sant'Agata. Altro tentativo di ritorno, quello di Giuseppe Ruggiero, consigliere uscente. La corsa potrebbe interessare anche il sindaco di Castelpoto Vito Fusco e quello di Telese Pasquale Carofano.

Non sembra per nulla convinto, invece, Francesco De Pierro: il capogruppo al Comune di Benevento è sollecitato da più parti, massimi esponenti dem inclusi e sindaco di qualche centro tra i più popolosi della provincia, laddove il voto ponderato vale parecchio. De Pierro, però, appare riluttante, legittime le sue perplessità se parte azzoppato già dal gruppo cittadino. Ha i suoi problemi anche l'area Mastella-Di Maria. Problemi di sovrabbondanza, dovuti alla consapevolezza di avere, rispetto a due anni fa, un presidente dello stesso schieramento, nonché schierare già 5 uscenti (Mario Pepe, che non si ricandiderà, Claudio Cataudo, Geppino Bozzuto, Angela Papa e Carmine Montella). In luogo di Pepe, potrebbe essere in lista Giuseppe Ricci, candidatura ancora incerta, così come quella di Bozzuto che potrebbe essere penalizzato per motivi di ordine geopolitico visto che Castelpagano confina con Santa Croce, il paese del presidente. Sarà riproposto il vice sindaco di Ceppaloni Claudio Cataudo dopo che su di lui sono confluiti i sindaci di Apollosa e S. Leucio, Marino Corda e Nascenzio Iannace. Un altro candidato sicuro è il sindaco di Limatola Domenico Parisi, oltre al collega di Airola Michele Napoletano e di Faicchio Nino Lombardi. Si parla pure di Armando Rocco di Calvi.

Il capoluogo, con il valore del voto ponderato, ipoteticamente potrebbe esprimere 3 consiglieri, ripartendo i 24-25 voti a disposizione. Ovviamente, la Provincia non può essere considerata una dépendance del Comune di Benevento, l'unico candidato sarà Luca Paglia, anche perché Antonio Capuano, che pure aspira, non ha raccolto il placet unanime neppure del suo gruppo, Forza Italia. Per la lista «Sannio in movimento» si annunciano ore decisive. Stasera, Fratelli d'Italia ha in calendario l'esecutivo per decidere se essere della partita con la candidatura di Francesca Pedicini di S. Giorgio del Sannio. Non dovrebbe esserci, invece, Ester D'Afflitto. In mezzo al guado Carmine Montella, che potrebbe facilmente trovare ospitalità in una delle due liste dell'area Mastella-Di Maria. Prima di decidere, però, il sindaco di Paolisi intende valutare bene le sue chances: probabile che, qualora ridiscenda in campo, dalla lista si sfili Giampietro Roviezzo, candidato sponsorizzato da Mimmo Matera. Da verificare, infine, la disponibilità di Antonio Iannella da Torrecuso, proposto da Luigi Fusco. Se la Lega riuscirà a raccogliere le 47 firme necessarie, in lista ci sarà pure Pina Pedà.
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