Benevento club in festa, Vigorito:
«Il sorriso è il segreto dell'armonia»

vigorito
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di Lucia Lamarque
Mercoledì 19 Febbraio 2020, 08:00
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La marcia del Benevento supera le cronache sportive per incontrare la filosofia. Il passo spedito della capolista ha fornito lo spunto al Festival filosofico del Sannio per abbinare il concetto dell’armonia, tema conduttore della kermesse, allo sport. A spiegare il concetto di armonia nel Benevento Calcio il presidente Oreste Vigorito e l’allenatore Pippo Inzaghi. Se l’armonia nello sport, e in particolare nel calcio, si manifesta nel rispetto delle regole e nel rispetto degli avversari, come aveva anticipato il filosofo Carlo Galli, per il patron giallorosso l’armonia nasce dal sorriso: «La chiave per arrivare all’armonia nello sport, così come nella vita è il sorriso e sul sorriso ho impostato tutta la mia vita. Se non riesco a far sorridere adesso la platea così affollata di giovani - ha continuato il presidente del Benevento rivolgendosi agli studenti che affollavano la platea del teatro San Marco – spero che ci riescano i miei giocatori domenica dopo domenica».

Ma l’armonia nello sport non è solo un rapporto armonico tra mente e corpo e il rispetto degli avversari, è quella che si crea anche con i tifosi: «Nel Benevento l’armonia è costituita da tutti le componenti della società, della tifoseria, dall’allenatore allo staff tecnico, ai giocatori e alla dirigenza. Quando si gioca, meglio quando si vince, si applaudono solo quelli che stanno in campo. Ma l’applauso va esteso – ha sottolineato il patron – a tutti coloro che lavorano nell’ombra: da chi prepara le maglie dei calciatori prima delle gare a quelli che puliscono gli spogliatoi alla fine. È il successo di tutti». Oreste Vigorito, nel ricordare il legame che lo unisce da 14 anni a Benevento anche nel nome del fratello Ciro («al quale la città ha voluto intitolare lo stadio», ha aggiunto con una punta di commozione), ha evidenziato con piacere di vedere bambini e ragazzi indossare la maglia giallorossa, lasciando da parte quelle più blasonate bianconere o nerazzurre: «Sono fiero della vicinanza dei beneventani alla squadra e ricordo, all’indomani della promozione in A, la frase di una signora che affermò che la cosa più bella non era la A ma aver dimostrato che se si ha un sogno bisogna cercare di realizzarlo. Questo dico ai giovani: non mollate, inseguite il vostro sogno». L’intervento di Vigorito, interrotto spesso dall’applauso degli studenti degli istituti superiori che aderiscono al Festival filosofico promosso da «Stregati da Sophia», si è chiuso con la proposta di estendere l’armonia al rapporto umano, perché «una carezza fatta con la mano parte dalla testa ed entra nel cuore». Pippo Inzaghi (giunto al San Marco appena terminato l’allenamento), ha confermato che l’armonia del club sta nel valore assoluto del gruppo. I numeri del Benevento, 57 punti con +17 sulle seconde in classifica, 41 gol segnati e 13 subiti, un solo ko dimostrano come l’armonia sia nella squadra. Non ci sono cannonieri di rilievo, 7 i gol segnati dal miglior tiratore sannita (Viola) seguito a ruota da altri giallorossi: conferma di quanto sia protagonista tutto l’undici giallorosso: «É il gruppo che ha un valore assoluto, tutti i giocatori ci mettono il cuore – ha commentato Inzaghi –. Io ho portato alla squadra il mio pensiero. Ora non dobbiamo montarci la testa».
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