Vini bio, l'exploit: in 5 conquistano la Foglia d'oro

La guida traccia un itinerario d'eccellenza che si snoda in tutta la penisola

I vincitori de La Foglia d'oro
I vincitori de La Foglia d'oro
di Pasquale Carlo
Martedì 17 Gennaio 2023, 09:28
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Presentata a Salerno la nuova edizione della guida dedicata ai vini provenienti da agricoltura biologica certificata o in conversione. Curata da Antonio Stanzione, recensisce 500 aziende e oltre 2.000 vini. La nuova edizione della Guida Bio 2023 è stata pubblicata in formato cartaceo per i caratteri dell'Edizioni dell'Ippogrifo; ed è il primo e unico format nel panorama nazionale ad occuparsi esclusivamente di vini derivanti da agricoltura biologica certificata o in conversione.

La presentazione nazionale di Salerno ha fatto registrare un doppio evento: in mattinata, a Palazzo Sant'Agostino, la premiazione dei vini che hanno ottenuto il massimo del punteggio, simboleggiato dalla Foglia d'Oro; nel pomeriggio, nella cornice della Stazione Marittima, un grande banco espositivo-degustativo. La guida traccia un itinerario d'eccellenza che si snoda in tutta la penisola, con aperture anche internazionali (è inclusa anche l'Istria). Il volume viene così a configurarsi come una preziosa mappatura che diventa strumento imprescindibile per tutti gli appassionati e i winelover, per orientarsi alla ricerca di vini ottenuti da agricoltura biologica.

La guida ha premiato con la Foglia d'Oro 18 vini campani di cui ben 5 sanniti: Aglianico del Taburno Docg 2019 Armunìa della Cantina di Solopaca, Beneventano Igp Bianco 2019 Sogno di Rivolta prodotto da Fattoria La Rivolta, Sannio Dop Aglianico 2019 di Lorenzo Nifo - Sarrapochiello, Beneventano Igp Barbera (da uve camaiola) Via Nova di Torre del Pagus, Sannio Dop Aglianico Spumante Metodo Classico di Fontana Reale.
Questa guida specifica nasce con l'intento di valorizzare le scelte green ed ecosostenibili del mondo enologico e di altri comparti della produzione agricola. «L'agricoltura biologica sottolinea il curatore Stanzione è una sfida difficile, ma è anche un percorso di responsabilità nella produzione dei beni e nella salvaguardia delle opportunità delle generazioni future, di sostenibilità ambientale e dei processi di lavorazione».

Un settore, quello della produzione di vini da agricoltura biologica, particolarmente importante nell'ambito del comparto vitivinicolo sannita. Il vino biologico, la cui produzione è regolamentata da apposite disposizioni comunitarie, evidenzia la volontà dei produttori di mantenere determinati standard di sostenibilità ambientale. Non possiamo chiamarli vini sostenibili, anche se il lavoro delle aziende che si occupano di vino biologico è stato regolamentato in modo da essere un primo esempio di viticoltura sostenibile, in un rapporto di rispetto tra vino e ambiente. Infatti, gli obiettivi prefissati dalla viticoltura biologica sono quelli di stabilire un sistema di gestione sostenibile per l'agricoltura che rispetti i sistemi e i cicli naturali e mantenga e migliori la salute dei suoli, delle acque, delle piante e degli animali e l'equilibrio tra di essi. Il tutto garantendo un alto livello di diversità.

Al 2020 in Italia di contavano 115mila ettari di superfici vitate: dati positivi e in crescita (nel 2019 gli ettari erano 107mila). Una crescita del 7% generata soprattutto dal balzo delle superfici in Toscana, che da sola vanta più della metà dell'incremento di superficie. Tutte le regioni sono in crescita salvo la piccola Valle d'Aosta e, purtroppo, la Campania, che in un anno ha perso 88 ettari. Un dato che si traduce in una perdita di appeal sul mercato, considerato che l'interesse dei consumatori per i vini bio continua a crescere, sia in Italia che all'estero. Una dettagliata indagine curata dalla Nielsen evidenzia che gli italiani che hanno avuto almeno un'occasione di consumo di vino biologico nel 2021 è oggi pari al 51% (nel 2015 era al 17%). A questo si aggiunge che l'86% dei wine user bio è disposto a riconoscere un differenziale di prezzo per un vino bio. Un'opportunità, dunque, per cui vale la pena mettere in campo qualche sforzo in più, anche in termini di visione.

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