Zoo, la rinascita dopo i lockdown:
riecco famiglie, bambini e scuole

Zoo, la rinascita dopo i lockdown: riecco famiglie, bambini e scuole
Lunedì 25 Aprile 2022, 10:15 - Ultimo agg. 20:46
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Muso ed Elsa, i due splendidi leoni cresciuti nello zoo delle Maitine a Pesco Sannita, idrolatati in questi anni da migliaia di bambini, e i circa quattrocento animali ospitati nella moderna e funzionale struttura stanno bene, sono sereni e soprattutto non ci sono preoccupazioni sull'approvvigionamento di viveri e sulla continuazione dell'attività.

Sembra lontanissimo quel drammatico periodo di aprile 2021, quando attraverso «Il Mattino», fu lanciato il disperato appello della proprietà che dopo circa due anni di lockdown con inattività totale e mancati incassi, a fronte di spese fisse e invariate, dopo aver esaurito persino i residui fondi familiari, non aveva più risorse per nutrire gli animali.

Lo zoo sannita in questa primavera di rinascita è diventato uno dei maggiori poli attrattivi del Sannio soprattutto per il proficuo turismo extraregionale. Un punto di riferimento per scolaresche, bambini e famiglie del quale sta beneficiando l'intero indotto. La struttura di Pesco Sannita, realizzata e gestita esclusivamente con fondi privati dalle famiglie sannite Maio e Iannelli, sta contribuendo a far crescere il «turismo di permanenza», rispetto a quello del pendolarismo, con alberghi, B&B, agriturismi e ristoranti non solo dell'hinterland pescolano-pietrelcinese, ma soprattutto del capoluogo. Visitatori dal Molise, Puglia, Basilicata, Calabria del nord, basso Lazio, stanno puntando sull'oasi. Tanti, ovviamente anche i turisti campani, che chiaramente sono quelli del mordi e fuggi. 

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Dopo il sold out pasquale anche questo lungo ponte festivo sta facendo registrare fermento e il classico pienone, così come si preannuncia a livello di prenotazioni molto popolato anche il prossimo legato alla festa del Primo Maggio. «Sono sempre più numerosi gli ospiti di altre regioni che abbinano la visita allo zoo dice il direttore zoologico Bartolo Maio a quella nei luoghi natii di Padre Pio a Pietrelcina, ai monumenti di Benevento, in particolare Santa Sofia, Teatro Romano, Arco di Traiano, Museo del Sannio.

Ci inorgoglisce essere inseriti nell'itinerario turistico marcato Sannio, cosa che ripaga almeno moralmente i sacrifici fatti per creare questa struttura e soprattutto quello che abbiamo dovuto sopportare in due anni di lockdown con aiuti pressocché inesistenti. Adesso fortunatamente si è tornati alla normalità e credetemi persino gli animali che ospitiamo sembra che se ne siano accorti». I problemi, però, non sono finiti perché il caro-prezzi si fa sentire: «È aumentato tutto a dismisura e pertanto i margini per noi sono limitati. Avremmo dovuto raddoppiare il costo dei biglietti, ma abbiamo lasciato tutto invariato anche per spronare le famiglie a venire. Per noi la passione e l'amore verso gli animali vengono prima di tutto». 

Lo zoo sannita è un bacino utilizzato per riprodurre animali in stato di estinzione, per la conservazione della specie. Diversi animali non sono di proprietà dello zoo, ma sono stati affidati dalle coordinazioni nazionali nell'ambito dell'attuazione di programmi di tutela delle specie minacciate ed è diventato un punto di riferimento a livello scientifico come sottolinea con orgoglio il direttore sanitario dello zoo delle Maitine Michele Capasso. Lo scopo è reintrodurre animali estinti dall'uomo e in tutti i progetti internazionali lo zoo sannita è cresciuto a livello di considerazione e di prestigio anche per la varietà di animali. «Noi abbiamo a cuore la salute degli animali - ha continuato Maio e quindi non ci siamo risparmiati in alcun modo. Crediamo in questa mission anche perché convinti che gli animali ospiti nello zoo hanno anche una finalità didattica. Costituiscono un grande patrimonio genetico che in tanti ci invidiano». 

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